888 annuncia il rebranding: cambierà nome e si chiamerà Evoke
Un brand storico del gaming internazionale potrebbe presto sparire, in una di quelle strategie aziendali note come “rebranding”. Parliamo di 888, che ha annunciato forti cambiamenti a partire proprio dal nome: si chiamerà Evoke plc.
Gioco online: 888 cambia, diventerà Evoke
Per Widerström è considerato uno dei manager più acuti ed esperti nell’industria del gaming internazionale. Anche per questa ragione, quando – nell’ottobre scorso – era stato nominato CEO di 888 Holdings, era lecito attendersi qualche mossa pesante. Quel momento è infine arrivato, perché 888 ha annunciato l’avvio di una strategia globale di rilancio dopo un 2023 in cui i profitti sono calati del 25%.Si tratta di una strategia di rebranding, che partirà dal nome stesso dell’azienda. Prossimamente, dunque, spariranno gli storici nome e logo di 888, per far posto al nuovo nome del gruppo: Evoke plc. Quello della denominazione sarà comunque solo il più evidente degli aspetti, a significare il reset del modello operativo del gruppo che la strategia di rilancio si prefigge.
Lo stesso Widerström aveva aperto alla possibilità di cedere alcuni asset del mercato statunitense. Attualmente, 888 è presente in 4 stati USA (Colorado, Michigan, New Jersey e Virginia), ma la concorrenza molto alta richiede forti investimenti. Pertanto, la strategia di 888 prevede un taglio dei costi e la concentrazione su mercati in cui il brand ha maggiori margini: Spagna, Danimarca, Gran Bretagna e Italia.
888-Evoke nel nuovo gaming italiano
Il Value Creation Plan annunciato dal CEO Widerström punta dunque a una creazione di valore per gli azionisti già nel 2024. La parziale uscita dal mercato statunitense, che si concretizzerà entro il quarto trimestre dell’anno in corso, parteciperà ai circa 30 milioni di sterline di risparmi annui previsti, accanto a una crescita dei profitti sostenibili del 5-9%. Resta da vedere che strategie arriveranno su mercati come l’Italia.
Anche da noi, come in altre realtà, il gruppo è presente sia con il brand 888 che con quello di William Hill, acquisita 2 anni fa da Caesars Entertainment per la parte non statunitense. Quell’investimento da 2,2 miliardi di sterline ha poi causato molta pressione per il titolo del gruppo, quotato alla LSE (London Stock Exchange), e altre ricadute.
In Italia, sappiamo che la situazione del mercato del gioco online è in forte trasformazione, con il riordino da poco approvato e i costi delle nuove concessioni lievitati fino a 7 milioni di euro ciascuna. Sarà interessante vedere come si muoverà il gruppo in una situazione in cui i soggetti medio-piccoli rischiano di venire stritolati, ma l’annuncio del CEO sembra preludere a qualche croccante novità anche per l’Italia.