ADM contro il riciclaggio di denaro: SPID per le registrazioni?

L’utilizzo dell’identità digitale, ormai sempre più diffusa, per operare anche nel mondo del gioco d’azzardo online. Una mossa che servirà allo stesso tempo a garantire operatori e utenti e che potrebbe risultare determinante per contrastare il riciclaggio di denaro.

SPID, tecnologia contro il riciclaggio

Due ragazzi con in mano smartphone e un pallone, logo SPID

ADM, SPID nel gioco online contro il riciclaggio.

È questa la direzione che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) vorrebbe intraprendere con l’idea, che presto potrebbe diventare realtà, di legare la possibilità di aprire un conto gioco verificato su un casinò online all’utilizzo dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale presente in Italia da gennaio 2017 ma diventato estremamente diffuso negli ultimi due anni.

Si dice che la pandemia da COVID-19, scoppiata in tutta la sua tragica gravità appunto nel febbraio 2020, abbia portato a un enorme stravolgimento delle nostre abitudini. In realtà, ha di fatto soltanto accelerato un processo inevitabile dal punto di vista tecnologico.

La conseguenza? Chi ama scommesse sportive, slot machine e giochi da casinò si è spostato, spinto anche da misure sanitarie e lockdown, sugli operatori online scoprendone gli indubbi vantaggi in termini di promozioni e comodità. Un fenomeno che è cresciuto a dismisura – cavalcando però una tendenza che era già marcata prima della pandemia – ma che ha inevitabilmente portato a un aumento anche dei casi di riciclaggio di denaro.

Niente gioco online senza identità digitale?

Nonostante i casinò online richiedano un conto di gioco verificato per effettuare depositi e prelievi, e questo possa essere ottenuto soltanto tramite l’invio di documenti d’identità validi, non sorprenderà scoprire che, se questi vengono alterati, molti operatori non dispongono degli strumenti necessari per verificarne l’autenticità al 100%. Una realtà dei fatti che purtroppo permette ad alcuni soggetti di agire illegalmente in relativa tranquillità.

Nelle scorse settimane il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’imminente riforma che riordinerà il settore del gioco d’azzardo. Questa potrebbe prevedere, secondo ADM, anche una normativa che includa la necessità di fornire lo SPID nel momento della creazione di un conto di gioco online in luogo di documenti tradizionali come passaporto, patente di guida e carta d’identità.

Unico e personale, lo SPID non solo è ormai diffuso abbastanza da essere conosciuto da molti cittadini, ma garantirebbe alle autorità competenti la possibilità di risalire senza dubbio al soggetto fisico che ha registrato il conto di gioco su un certo operatore. Una mossa che se attuata potrebbe infliggere un durissimo colpo a tutti quei soggetti che “sporcano il gioco” con attività poco lecite.

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