Ancora ritardi per il lancio del regolamento scommesse in Brasile
Inversione di rotta in Brasile: in seguito ad un cambiamento del regolatore nel sistema concessorio, le scommesse in Brasile dovranno rinviare il debutto. Necessaria una nuova consultazione pubblica.
Scommesse Brasile, cambia il sistema delle licenze
Un nuovo cambiamento nel sistema della concessione delle licenze in Brasile ha costretto la Segreteria brasiliana per la valutazione, la pianificazione, l’energia e la lotteria (SECAP) ad avviare una nuova consultazione pubblica sulle scommesse sportive.
Il nuovo regolamento del settore, che doveva finalmente dare una veste legale al betting nel più grande stato del Sudamerica dove da più di un anno governa l’ultraliberista presidente Bolsonaro, ha subito una importante modifica da parte dell’Ufficio del Ministero del Tesoro (PGFN) e sarà quindi soggetto addirittura ad una terza consultazione. E non si tratta di una modifica di poco conto, ma di un intervento che stravolge completamente il piano originario di assegnazione delle licenze di gioco brasiliane.
Da un modello qualitativo, che prevedeva l’ottenimento delle licenze da parte di tutti gli operatori avessero dimostrato di poter soddisfare un certo standard di condizioni, si passerà ad un modello quantitativo, che mette a disposizione del mercato solo un numero limitato di concessioni in una gara di appalto.
Cosa succederà ora: l’esordio delle scommesse in Brasile a rischio
Questa terza consultazione pubblica sul sistema delle scommesse sportive in Brasile è stata lanciata il 17 febbraio e durerà fino al 6 marzo. In seguito a questa consultazione, il governo avrà bisogno di tempo per valutare tutte le proposte e le osservazioni pervenute e pubblicare il decreto finale contenente eventuali modifiche.
La legislazione definitiva entrerà in vigore 180 giorni dopo la pubblicazione del decreto presidenziale. Il che significa che il nuovo sistema di scommesse regolamentato non potrà entrare in vigore come annunciato in un primo momento a giugno 2020, ma più verosimilmente solamente verso la fine dell’anno corrente. Si tratta dunque di una perdita ingente per gli operatori che aspettano di ricevere una licenza di gioco brasiliana, dopo che l’originaria aliquota dell’1% era stata portata al 3%.