Australia, presto l’auto-esclusione dal gioco per gli utenti
È uno dei casi in cui la legislazione italiana è più avanti delle altre: da noi il Registro Unico di Auto-esclusione dal gioco è già da qualche mese una realtà. Dall’altra parte del mondo, invece, in Australia, solo ora il governo sta studiando un disegno di legge per favorire la sua introduzione quale metodo di contrasto al gioco patologico.
Gli scommettitori australiani e il rischio-ludopatia
Uno dei problemi sociali di maggiore rilevanza, nella “land down-under”, l’Australia, sembra essere quello del rischio, per gli utenti dei siti scommesse online e dei casinò, di cadere nella spirale del gioco compulsivo. Un recente studio compiuto dal governo di quel Paese, infatti, ha evidenziato come il 52% degli scommettitori australiani che nel corso del 2019 hanno effettuato almeno una puntata siano a rischio, per quanto riguarda comportamenti patologici legati alle ludopatie. Di questi, il 18% ha poi manifestato apertamente di sentirsi in colpa per il proprio hobby. Un problema a cui le istituzioni cercheranno di porre freno tramite alcuni provvedimenti, tra cui l’istituzione del Registro Nazionale di Auto-esclusione.
Iscrivendosi al registro, gli scommettitori avranno la possibilità di escludersi dall’utilizzo di qualsiasi piattaforma legale legata a giochi e scommesse nel paese oceanico, per un periodo minimo di tre mesi, ma anche a titolo definitivo. Dopo l’iscrizione, tutti i conti di gioco verranno chiusi, e i fondi in essi presenti verranno naturalmente resi disponibili per il prelievo agli utenti, al netto di quelli in quel momento destinati a puntate ancora aperte.
I costi di attivazione del Registro Unico di Auto-esclusione, che in Italia, lo ricordiamo, è una realtà ormai affermata, essendo entrato in vigore nell’estate del 2018, verranno stornati da quelli raccolti dagli stessi bookmaker, una decisione del Ministero della Salute locale per assicurarsi il loro contributo nell’impegno per un gioco responsabile e nella proposizione di un ambiente di gioco sicuro per i loro utenti.
I risultati dello studio governativo e le parole dei protagonisti
Lo studio esplorativo commissionato dal governo australiano in merito alle abitudini di gioco dei suoi concittadini ha evidenziato altri dati interessanti (o preoccupanti, a seconda del punto di vista) su cui riflettere, oltre a quelli enunciati in precedenza. Il 35% dei partecipanti ha dichiarato di non aver attuato alcuna strategia per limitare il proprio coinvolgimento nel betting, mentre il 39% ha affermato di aver controllato quanti soldi spendeva per questo hobby, e il 34% di aver settato dei limiti di spesa settimanali. Ancora, a fronte di una comunicazione sui rischi connessi alle scommesse ritenuta in media esaustiva, il 13% del campione che ha partecipato allo studio ha dichiarato di avere aperto conti di gioco su bookmaker offshore.
La decisione di istituire un Registro Nazionale dell’Auto-esclusione, la cui implementazione sarà curata dall’ACMA (Authority per media e comunicazioni) si inserisce in un pacchetto di provvedimenti istituito dal governo australiano nel 2015 e che nel 2018 ha portato lo stato federale di Victoria a implementare per primo i nuovi standard normativi. In merito al Registro, il Ministro per la Famiglia e gli Affari Sociali, Anne Ruston, ha così dichiarato:
Il governo deve preservare la possibilità per i nostri concittadini di piazzare una giocata in un ambiente protetto. La nostra misura motiverà gli scommettitori a sospendere periodicamente il loro hobby, per riflettere sulle loro abitudini e minimizzare il pericolo di ludopatia.–Anne Ruston, Ministro Famiglia e Affari Sociali, Australia
Queste invece le parole del Ministro per le Comunicazioni, la Cyber Security e le Arti, Paul Fletcher, da cui dipende l’ACMA:
Questa legge è un passo importante per aiutare gli scommettitori australiani a ridurre i loro rischi. Una volta entrato in funzione il Registro, l’ACMA vigilerà sul suo buon funzionamento, assicurandosi che gli utenti ricevano il necessario supporto.–Paul Fletcher, Ministro Comunicazioni, Cyber Security e Arti, Australia