Biathlon Integrity Unit e Sportradar uniti contro il match fixing
Se c’è una piaga nello sport moderno, quella è il cosiddetto “match fixing”, ovvero truccare l’esito delle partite per ottenere illeciti profitti dalle scommesse. Dal biathlon arrivano però importanti novità, nella lotta al match fixing.
Lotta al match fixing: accordo BIU-Sportradar
Tra le piaghe più dannose e dolorose dello sport moderno c’è senz’altro quella del match fixing, la criminale pratica di truccare l’esito di partite ed eventi sportivi, allo scopo di trarne un illecito beneficio economico tramite le scommesse. Il fenomeno è molto diffuso, in particolare in discipline e categorie in cui i guadagni sono bassi e quindi più alta può essere la “tentazione”.
Le istituzioni sportive e le federazioni sono molto impegnate nel contrasto a questo fenomeno, una lotta che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante anche grazie al progresso della tecnologia. Una recente buona notizia arriva dal mondo del Biathlon, disciplina invernale molto bella e faticosa, in cui purtroppo più volte in passato si sono verificati casi di match fixing.
L’accordo siglato tra Biathlon Integrity Unit (BIU) e Sportradar Integrity Services va proprio in questa direzione, poiché consentirà a Sportradar di usare la sua tecnologia, denominata UFDS (Universal Fraud Detection System), per monitorare tutte le principali competizioni di Biathlon, ovvero campionati mondiali e coppe del mondo. In cambio, Sportradar comunicherà eventuali corrispondenze sospette alla BIU, per effettuare ulteriori indagini.
Match fixing, come combatterlo
Si diceva della tecnologia e dell’aiuto che può fornire nel contrastare un fenomeno diffusissimo anche in sport più popolari del biathlon, come ad esempio il tennis, in cui svariate volte abbiamo visto giocatori squalificati e persino arbitri coinvolti. Nel tennis ancora più che nel biathlon, oggi possiamo scommettere su moltissimi tornei in giro per il mondo.
Il fatto che dalla poltrona di casa si possa puntare su un torneo minore che si gioca nelle Filippine è da un lato una splendida possibilità che 20 anni fa non esisteva, dall’altro un possibile punto debole. Al di là poi delle considerazioni economiche, c’è anche da ponderare che sport individuali come biathlon e tennis, necessitano di un numero minore di persone da corrompere.
Come fare allora per combattere il fenomeno del match fixing? Quanto proposto da Sportradar per il biathlon è la via obbligata, poiché incrociando eventuali movimenti anomali nelle scommesse sportive con una sorta di database “etico” degli atleti (che peraltro va sempre a diventare più ricco e completo), si attenua di molto il rischio che questi intenti criminosi arrivino a compimento.