Bookmaker, si è dimesso il CEO di William Hill Philip Bowcock

di Luca Russo, 15. settembre 2019

Il noto bookmaker inglese William Hill ha annunciato pochi giorni fa che l’attuale CEO del gruppo, Philip Bowcock, si è dimesso. A sostituirlo è stato chiamato con effetto immediato Ulrik Bengtsson, già Chief Digital Officer di William Hill e CEO del bookmaker svedese Betsson.

Il CEO di William Hill Philip Bowcock lascia la carica

Philip Bowcock si è dimesso da CEO di William Hill.

William Hill ha annunciato giovedì scorso che il CEO del gruppo, Philip Bowcock, ha rassegnato le dimissioni. Bowcock, 51 anni, in carica dal 2016, ha guidato l’azienda in un periodo difficile e burrascoso, nel quale un giro di vite del governo britannico nei confronti dei terminali di scommesse a quota fissa ha reso necessaria una ristrutturazione del business che ha portato alla chiusura di 700 punti vendita nel Regno Unito. A Bowcock si deve l’accordo con Eldorado Resort Inc grazie al quale William Hill ha cominciato l’espansione negli Stati Uniti dopo l’abolizione del PASPA.

Anche se l’operatore ha dichiarato che il comparto digitale e gli obiettivi di diversificazione internazionale sono i motivi per cui Bowcock si è dimesso, il CEO uscente ha pagato i risultati finanziari non adeguati alle aspettative registrati nel corso dell’ultimo anno, che ha visto una perdita lorda di 45,5 milioni di sterline con un calo su base annua del 47%, con le azioni della società scese da 2,60£ a 1,80£.

William Hill, Bengtsson succederà a Bowcock

Bowcock ha reso noto che le dimissioni facevano parte di un piano concordato con l’azienda e che resterà in carica fino al 30 settembre per poi curare fino alla fine dell’anno il periodo di transizione e il necessario passaggio di consegne. A succedergli sulla poltrona di CEO sarà l’attuale Chief Digital Officier del gruppo, lo svedese Ulrik Bengtsson.

Bengtsson è entrato a far parte di William Hill nell’aprile del 2018, mentre in precedenza era stato presidente e CEO di Betsson, bookmaker svedese nato nel 1963 e che lui stesso aveva guidato all’espansione nel Regno Unito.