EASG Malta 2018: la tutela del giocatore al centro del dibattito
Si è tenuta a La Valletta (Malta) dall’11 al 14 settembre 2018 la 12′ edizione della conferenza dell’Associazione Europea per gli Studi sul Gioco d’Azzardo. L’obiettivo principale dell’organizzazione è quello di stimolare un dibattito costruttivo su diversi aspetti collegati al gioco. Alla conferenza hanno partecipato esperti del settore, ricercatori, dirigenti di autorità regolatrici del gambling e responsabili delle politiche sociali di numerosi operatori.
EASG 2018: la salvaguardia del giocatore al centro del dibattito
L’argomento centrale del dibattito dell’European Association for the Study of Gambling (EASG) è stato la salvaguardia del giocatore e della sua salute. Il problema tocca allo stesso modo gli operatori del gioco d’azzardo e la collettività, rappresentata dalle autorità regolatrici. Entrambe le figure potrebbero infatti subire ingenti danni dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico.
Per affrontare questo problema i ricercatori si stanno muovendo in diverse direzioni: dalla prevenzione, con formazione già in età scolare, alla rilevazione di comportamenti compulsivi fino al trattamento del giocatore patologico.
Per contrastare in maniera adeguata la ludopatia si stanno studiando anche soluzioni tecnologiche di supporto agli operatori, come l’uso dell’intelligenza artificiale nel rilevamento di comportamenti compulsivi di determinati giocatori.
Chris Percy di Playtech evidenzia come i regolatori chiedano sempre più una maggiore tutela del giocatore da parte degli operatori di gioco.
La tutela può essere attuata con dei protocolli che puntano a individuare il rischio, inserendo degli elementi di rilevazione sia nella progettazione del gioco che nel comportamento del giocatore. I sistemi messi a punto dai nostri ricercatori rilevano i rischi valutando il comportamento del giocatore nel contesto di uno specifico gioco.– Chris Percy, BetBuddy/Playtech
Federserd: 2.7 miliardi i costi sociali per la ludopatia
Nel corso della conferenza Easg a Malta, Federserd (Federazione degli operatori servizi delle dipendenze) ha presentato un rapporto sui costi sociali della ludopatia in Italia. Lo studio, realizzato dall’Università Bicocca di Milano, ha quantificato tali costi intorno ai 2.7 miliardi di euro.
Tra questi non si tiene conto solo degli oneri a carico del Servizio Sanitario, ma anche di quanto la patologia incida sull’economia del giocatore stesso. La ricerca non si è incentrata solo sui giocatori patologici, ma anche sui soggetti a rischio.
Secondo i dati della ricerca in questione, l’incidenza sul PIL dei costi sociali relativi all’azzardo sarebbe dello 0,1-0,2%. Un valore inferiore a quello relativo ad altre dipendenze (alcool, droghe, fumo) ma comunque allarmante.