EGBA prepara un codice di condotta sulla privacy per i bookie
Il tema della salvaguardia dei dati personali quando si naviga in internet è uno di quelli decisivi su cui si basa la sicurezza degli utenti. Questo vale ovviamente anche per i siti scommesse online: l’EGBA ha preparato un codice di condotta per aiutare i bookie ad applicare correttamente la nuova e complessa normativa (il GDPR).
Un impegno per la salvaguardia della privacy
Su internet, oltre a navigare, si può fare tutto, compresi gli acquisti e le transazioni finanziarie: ormai sono operazioni che la maggior parte di noi fa anche con intenti ludici, come succede sulle piattaforme dei siti scommesse online. Il tema della salvaguardia dei dati personali, anagrafici o bancari che siano, è quindi di fondamentale importanza.
Nei giorni scorsi, in una informativa, l’EGBA (European Gaming and Betting Association), la più importante associazione di settore per quanto riguarda gioco e scommesse online, ha ribadito come anche per gli allibratori online il settore sia coperto dal GDPR (General Data Protection Regulation), ovvero la legislazione che tutela appunto la privacy dei dati sensibili.
C’è un problema, però: le normative nazionali dei singoli stati per il gioco d’azzardo differiscono all’interno della stessa Unione Europea, e parecchi operatori sono attivi in più di un Paese, il che complica l’effettivo rispetto completo delle leggi da parte dei bookie.
Proprio per sciogliere i nodi determinati dalla complessità delle legislazioni vigenti, l’EGBA ha preparato un codice di condotta che fornirà a tutti i siti scommesse online le linee guida per poter applicare la legge in maniera conforme ai requisiti richiesti dai vari stati.
Il codice di condotta dell’EGBA
Messo a punto nel 2020 e da quest’anno a disposizione della maggior parte degli operatori legalmente riconosciuti nella UE, il codice di condotta è uno dei primi documenti di questo tipo sviluppati dalle corporazioni attive nel Vecchio Continente.
Al suo interno sono contenuti i vari regolamenti e le linee guida specifiche divise per Paese, in modo di poter fornire uno strumento utile per proteggere i dati degli utenti in maniera conforme al GDPR, il cui nome ufficiale è regolamento (UE) n. 2016/679 e che è stato approvato nel 2016 (diventando operativo due anni più tardi).
L’intento del codice è inoltre quello di aumentare la trasparenza, in modo che gli utenti possano capire in che modo i loro dati sensibili vengono utilizzati e soprattutto tutelati. Viene fornita anche una serie di esempi che spiegano in che modo il GDPR venga applicato in base a determinati scenari specifici, oltre a delle linee guida per il gioco problematico e il rilevamento delle frodi.
Prima di essere pubblicato, il codice di condotta EGBA verrà sottoposto alla approvazione formale da parte degli organismi di controllo dell’Unione Europea, ma anche alla revisione da parte delle diverse autorità nazionali per la protezione dei dati, le cosiddette DPA, guidate da quella maltese, particolarmente importante soprattutto per il settore del betting.
La sua approvazione definitiva potrebbe richiedere fino a due anni e, al momento, il codice è considerato una bozza orientativa: i siti scommesse online associati all’EGBA, tuttavia, ne stanno già applicando i principi. Una volta definitivamente approvato, però, esso diventerà legalmente vincolante per i firmatari e un organismo indipendente monitorerà che venga effettivamente seguito. Monitoraggio e applicazione del codice sono naturalmente fondamentali, per rendere questa autoregolamentazione del settore efficace e migliorabile.
In caso di ripetuta violazione dei requisiti del codice di condotta, l’organismo di controllo potrà sospendere i bookmaker online “colpevoli” oppure revocare il loro stato fino a quando non torneranno a risultare conformi.