Flutter-Snaitech l’affare del secolo? Come cambierebbe il mercato
Non smette di far discutere l’ipotesi, di cui si vocifera da qualche settimana, di un possibile acquisto di Snaitech da parte del gruppo Flutter Entertainment. Soprattutto, si cercano di immaginare le possibili conseguenze sul mercato.
Flutter, Snaitech e un affare da 2 miliardi
La notizia è piombata dal nulla, sui media nazionali e internazionali, a metà agosto, in un periodo evidentemente prediletto dal management di Flutter Entertainment per piazzare grossi colpi di mercato. Due anni fa, infatti, il colosso internazionale aveva acquisito Sisal e adesso potrebbe fare altrettanto con Snaitech (potete avere maggiori info nella recensione di SNAI, il suo brand commerciale), in quello che sarebbe forse l’affare più importante nella storia del gaming italiano.
Secondo quanto si apprende, Flutter sarebbe intenzionata ad acquistare l’importante brand italiano di gioco da Playtech, attuale proprietaria che lo aveva acquistato nella primavera del 2018 per 846 milioni di euro. L’ammontare dell’affare sarebbe circa 2 milioni di sterline, dunque costituirebbe un importante guadagno da parte di Playtech, ma per il gruppo Flutter ne varrebbe comunque la pena.
Ciò che si verrebbe a creare sarebbe il secondo polo di gaming italiano, che andrebbe a insidiare da vicino la leadership di Lottomatica un po’ in tutti i segmenti del settore, dal casinò online alle scommesse online passando per le scommesse in agenzia. Prendendo quest’ultimo segmento, ad esempio, i due gruppi controllerebbero più del 75% della raccolta (38,5% gruppo Lottomatica con SKS365, 36,8% Flutter con Sisal e Snai).
Gaming Italiano verso il duopolio?
Qualora questo affare dovesse andare in porto, si andrebbe a creare una situazione praticamente ideale per il Governo Meloni. Già da quando era stato approvato il riordino del gioco online, era apparsa chiara la volontà dell’esecutivo di ridurre il numero di interlocutori, anche tramite il forte rincaro delle nuove concessioni, passate da circa 250mila a 7 milioni di euro ciascuna.
Un settore con meno operatori ma uniti in gruppi più solidi è qualcosa a cui Governo e Agenzia Dogane e Monopoli guardano con favore, così da ottenere l’obiettivo di mantenere (e se possibile aumentare) gli attuali livelli di gettito. Tornando a dare un’occhiata al possibile duopolio che andrebbe a contendersi la leadership del mercato italiano del gaming, emergono particolari interessanti.
Il peso specifico di questo oligopolio sarebbe più contenuto nelle scommesse online, dove Lottomatica totalizza il 24,5% della raccolta e Flutter (con Snaitech e Sisal) il 23,7%. Dunque, insieme arriverebbero a circa la metà del mercato. Situazione analoga nel casinò online, con Lottomatica che si prende il 30% della spesa, contro il 17,9 del gruppo Flutter, per un 47,9% del totale.