GambleAware, piano da 2,5 milioni per prevenire l’azzardopatia
Non è certo un segreto che quello britannico sia il primo mercato europeo per il gioco d’azzardo e uno dei più importanti al mondo. Oltremanica scommesse sportive e lotterie sono una vera e propria tradizione, a cui recentemente se ne sono aggiunte altre.
Nuovo piano da 2,5 milioni di GambleAware
Negli ultimi anni, infatti, sempre più cittadini britannici sono diventati clienti più o meno abituali dei numerosi casinò online presenti sul mercato. Un fenomeno che inevitabilmente ha fatto venire alla luce anche diverse problematiche legate alla dipendenza da gioco d’azzardo, casi con cui Governo e organi preposti hanno dovuto inevitabilmente fare i conti con piani mirati e regole rigide e sempre più stringenti.
Preso atto che è difficile intervenire in modo mirato, senza scatenare una caccia alle streghe che favorirebbe il gioco illegale e danneggerebbe la stessa economia, oltre alle numerose persone impiegate dagli operatori legali, si rende necessario l’azione di veri e propri specialisti del settore. Ed è qui che GambleAware negli anni è riuscita a costruirsi una più che solida reputazione.
L’ente benefico raccoglie donazioni con cui vengono istituiti progetti mirati a prevenire o curare i danni derivanti dalla dipendenza dal gioco. Denaro che in gran parte arriva dalla stessa industria, consapevole del fatto che il problema dell’azzardopatia può essere dannoso per tutto il sistema, e che finanzierà anche l’ultimo piano da 2,5 milioni di sterline (circa 3 milioni di euro) presentato negli scorsi giorni e destinato a Inghilterra e Galles.
La prevenzione il segreto contro l’azzardopatia
Si tratta di un ampliamento dei servizi già esistenti destinati soprattutto a prevenire il gioco d’azzardo compulsivo e che arriva sulla scia del successo ottenuto dal progetto pilota in Scozia “The Gambling Education Hub Services” (GEHS), un progetto che ha riscosso grande successo e che ha coinvolto oltre 15.000 giovani scozzesi. Dopo il corso, oltre il 92% di questi era risultato idoneo nell’identificare i rischi di dipendenza.
Un risultato notevole – nei test precedenti ai corsi la soglia era stata del 35% – e che GambleAware ha deciso di provare a ripetere anche in Inghilterra e Scozia affidandosi a GamCare, che sovrintenderà il progetto appoggiandosi ad altre entità locali come ARA, Aquarius, Beacon, Breakeven, Neca, YGAM e Adferiad Recovery. Lo scopo è educare i giovani contro l’azzardopatia e garantire che il gioco non causi danni nei cittadini britannici.
L’azzardopatia, che anche in Italia colpisce circa 1,5 milioni di persone, è qualcosa che a lungo molti hanno considerato conseguenza inevitabile del successo che da sempre riscuote il gioco. Con questo nuovo progetto GambleAware intende dimostrare ancora una volta che la chiave per prevenire questo problema è la prevenzione, soprattutto se mirata alle nuove generazioni. Considerando i risultati raggiunti finora, una visione decisamente realistica.