Gara gioco online: regole, modifiche e risposte da parte di ADM
Mancano circa quattro mesi, alla scadenza della presentazione delle offerte per la gara che assegnerà le nuove concessioni per il gioco online. ADM ha apportato alcune modifiche, rispondendo a dubbi ed alcune richieste di chiarimento.
Nuove concessioni gioco online: modifiche da ADM
A circa quattro mesi dalla scadenza per la presentazione delle candidature per ottenere le nuove concessioni di gioco online, fissata al 30 maggio 2025, l’Agenzia Dogane e Monopoli ha appportato alcune modifiche al documento di gara, rendendole pubbliche con una determinazione a firma del direttore giochi di ADM, Mario Lollobrigida. In tale documento c’è il dettaglio delle modifiche, ma anche risposte su alcuni chiarimenti richiesti.Non si tratta di modifiche strutturali, quindi non si rende necessario un nuovo iter comunitario con relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, poiché i principi delle procedure di affidamento rimangono sostanzialmente inalterati. Le modifiche riguardano innanzitutto alcune regole amministrative della procedura di affidamento in concessione. In particolare, si parla di possibili concessionari che hanno sede legale all’estero.
Nella fattispecie, è stato eliminato il punto in cui si richiedeva l’istituzione di una sede secondaria in Italia ai fini di domicilio fiscale. Nella Convenzione di concessione è stato anche eliminato un punto sulla certificazione di parità di genere. Inoltre, nell’Atto d’obbligo è stato specificato meglio il dettaglio del canone annuo, che non è per ciascun concessionario ma per ciascuna concessione richiesta.
Partito il countdown verso la nuova era
Quest’ultimo punto potrebbe apparire banale, ma ADM ha ritenuto che fosse il caso di specificarlo, anche perché la situazione attuale è di diversi soggetti intenzionati ad acquisire più concessioni, ma anche di altri attuali concessionari che intendono presentare ricorsi. Nel documento integrale di ADM ci sono i dettagli di tutte le altre modifiche apportate, anche nelle parti riguardanti la domanda di partecipazione e le procedure di verifica antimafia.
Le modifiche alle regole amministrative e soprattutto alla necessità di aprire una sede legale in Italia, appaiono come un segnale che lascia intendere l’intenzione da parte di alcuni nuovi operatori esteri di entrare nel mercato del gioco pubblico legale italiano per la prima volta. Questo potrebbe preludere a scenari interessanti, che potrebbero andare oltre quanto ipotizzato finora da un po’ tutti gli addetti ai lavori.
Si sapeva che il Governo Meloni aveva dato input ad ADM di operare una corposa scrematura al numero totale di operatori, in modo da non dover più dialogare con oltre 80 concessionari, come accaduto finora, ma con poche decine. Lo scenario che si stava delineando quello di una sorta di oligarchia tra grandi gruppi come Lottomatica e Flutter, ma l’eventuale ingresso di altri colossi esteri potrebbe cambiare tali equilibri.