Gioco d’azzardo in Italia, qual è la situazione sulle riforme?

Il gioco d’azzardo in Italia potrebbe finalmente vedere concretizzate le riforme di cui da tempo necessita dopo l’intervento decisivo del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha sbloccato una lunga fase di stallo.

MEF, riforma sul gioco proposta al Governo

Bandiera italiana e due ragazzi che esultano

Il gioco d’azzardo in Italia verso la riforma.

Il mese scorso, il MEF era intervenuto sulla questione relativa alla riforma del gioco pubblico in Italia esprimendo le proprie linee guida e gli obiettivi che questa avrebbe dovuto contemplare: la lotta al mercato nero e all’evasione fiscale, la rigida adesione da parte degli operatori al protocollo Gioco Responsabile, la riorganizzazione delle licenze in scadenza e la ricollocazione delle agenzie fisiche.

L’obiettivo potrebbe essere presto raggiunto dopo che lo stesso Ministero ha stilato il proprio progetto di riforma, redatto dalla Ragioneria generale dello Stato, per sottoporlo poi all’attenzione del Governo attualmente in carica. Adesso spetterà a quest’ultimo esaminare gli emendamenti proposti e, quindi, eventualmente ratificarli in un disegno di legge che passerebbe al Parlamento, chiamato a decidere sull’approvazione finale.

Se la riforma dovesse essere approvata, toccherebbe poi nuovamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze stabilire nel dettaglio i vari decreti, che verrebbero attuati in un arco di tempo piuttosto ristretto e cioè, presumibilmente, tra i 6 e i 12 mesi. Si andrebbe così a cambiare sensibilmente il mercato del gioco d’azzardo italiano, uno dei più importanti al mondo.

Evasione fiscale, azzardopatia e licenze

Uno dei punti principali riguardanti questa tanto attesa riforma riguarderà il gioco illegale, che oltre a non tutelare i giocatori risulta anche estremamente dannoso per i conti dello Stato. Nonostante soltanto nel 2021 l’Italia abbia incassato da questo settore ben 11,4 miliardi in tasse, il mercato nero continua a essere un problema che il MEF intende debellare a tutti i costi.

Per raggiungere l’obiettivo la riforma chiederà al Governo un inasprimento delle pene circa il reato di evasione fiscale legato al gioco d’azzardo. Pur chiedendo maggiori poteri per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il MEF si rende conto che l’ADM non può lottare da solo contro ogni forma di gioco illegale, soprattutto se si tratta del mercato online.

Altri punti del programma riguardano lo spostamento degli operatori “fisici” in luoghi concentrati, più facilmente controllabili e in determinate zone; l’attivazione di tutti i meccanismi possibili per aiutare chi è affetto da azzardopatia; un regime speciale che prolunghi le licenze in scadenza nel 2022 – e in molti casi già scadute da tempo – in attesa che le stesse vengano riorganizzate e messe nuovamente al bando.

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