Gioco illegale: Relazione DIA sulle attività nel 2° semestre 2023

Al Senato è stata presentata la Relazione DIA sulle attività del secondo semestre 2023. Qui ci occuperemo della parte riguardante le operazioni di contrasto agli affari legati al gioco illegale della criminalità organizzata.

Relazione DIA: le ultime sul gioco illegale

Palazzo Madama

Relazione DIA sulle attività anti-gioco illegale

In Senato, davanti al Ministro Piantedosi, è stata presentata l’attesa Relazione DIA, riguardante le attività svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia nel secondo semestre del 2023. Sul totale delle operazioni messe a segno e delle inchieste portate avanti, quello che ci interessa oggi è la parte relativa agli interessi sul gioco illegale, che è notoriamente parte dei business della criminalità organizzata.

Buona parte di queste operazioni hanno avuto come protagonista il Sud Italia, essendo i principali sodalizi mafiosi provenienti da quelle regioni. Si pensi alla provincia di Reggio Calabria e a cosche come Pesce e Bellocco della zona della Piana di Gioia Tauro, che oltre a droga, usura ed estorsioni, si infiltrano anche nell’economia reale, compresa la gestione di giochi e scommesse.

Sempre in Calabria ma nel cosentino, ci sono altre organizzazioni con interessi nel gaming illegale, soprattutto nel noleggio videogiochi, come i Barilari e i Conocchia a Corigliano Calabro, le famiglie Zingari-Abruzzese di Cassano allo Ionio, la cosca Acri-Morfo di Rossano. Molto intensa l’attività anche in Campania, con ben 82 attività interdittive, di cui 70 solo nelle province di Napoli e Caserta.

Le attività DIA nelle altre regioni e all’estero

Questa Relazione, che arriva cinque mesi dopo quella relativa al primo semestre 2023, conferma l’indefessa attività della DIA e dei suoi vari dipartimenti sparsi sul territorio. Nella citata Campania, ad esempio, le attività di giochi e scommesse illegali sono in minoranza, nelle attività intercettate, ma comunque presenti. Le cosche coinvolte sono i Nuvoletta-Polverino-Orlando di Marano, i Mallardo di Giugliano e i D’Alessandro di Castellammare di Stabia.

Risalendo la penisola, la DDA di Roma si è dovuta dare molto da fare. Soprattutto nelle zone del litorale, molte delle attività di riciclaggio del denaro incassato da vari traffici erano incentrate sul gioco d’azzardo. Del resto, fin dall’Operazione Babylonia del 2017 erano state chiare le infiltrazioni criminali nel settore del gaming. E anche nel frusinate la situazione è calda, come ha dimostrato l’Operazione “Doppio Gioco” del giugno 2023.

Le ramificazioni criminali nel gioco hanno riguardato anche il profondo sud con l’operazione “Breaking Bet” nelle province di Palermo e Agrigento, ma anche il profondo nord. Nel luglio 2023, sequestri e confische a 4 società di scommesse e lotterie hanno interessato anche le province di Milano, Lecco, Roma e Catanzaro. Non sono mancate, infine, operazioni mirate all’estero, visto che i sodalizi criminali usano spesso società create in paradisi fiscali.

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