Gioco, la CE vuole semplificare i pagamenti elettronici nell’UE
L’EBA (European Banking Authority), organismo che dal 1° gennaio 2011 ha il compito di sorvegliare e regolare il mercato finanziario dell’Unione Europa intende modificare il protocollo PSD2 e per questo motivo ha avvisato gli operatori attivi sul territorio nel settore del gioco d’azzardo.
L’Unione Europea vuole aggiornare il PSD2
L’obiettivo dell’Autorità Bancaria Europea è quello di unire la direttiva che regola servizi di pagamento e gestori degli stessi all’interno dell’UE e quella dedicata ai pagamenti elettronici, ormai sempre più diffusi nel mondo in cui viviamo. Qualcosa di cui in Francia, dove l’EBA ha la propria sede più precisamente nel distretto parigino di La Défense, si discute ormai da tempo.
Il sistema di pagamenti PSD2 utilizzato dal 2016 e nato per regolamentare i rapporti tra tecnologia, banche e finanza è oggi ancora valido? Alla luce delle ultime modifiche apportate potrebbe sembrare che adesso sia così: i pagamenti elettronici e rivolti ai fornitori di servizi digitali all’interno dell’Area Economica Europea, che include anche i Paesi extra UE, sono stati riesaminati alla luce di nuovi servizi e nuovi rischi.
Una revisione che ha spinto infine l’European Banking Authority a raccomandare la fusione tra il sistema PSD2 e il protocollo utilizzato per i pagamenti con moneta digitale. Una mossa che nelle intenzioni dell’autorità migliorerà la protezione nei confronti dei consumatori in modo evidente allineandosi agli standard e alle norme che già regolano il mercato all’interno dell’Area Economica Europea.
Tanti gli aspetti da studiare per la CE
La notizia di un nuovo sistema unico e semplificato per regolare i pagamenti all’interno del mercato europeo è stata accolta generalmente in modo positivo. La fusione dei due sistemi però non è l’unica proposta dell’EBA, che ha proposto alla Commissione Europa un’altra lunga serie di punti ritenuti necessari per difendere i consumatori da eventuali frodi o raggiri.
Questi comprendono l’obbligo della Strong Customer Authentication, l’autenticazione forte a più fattori del cliente, affrontare il problema di chi si trova tecnologicamente escluso dal sistema, ad esempio perché privo di smartphone, studiare i nuovi rischi relativi alle transazioni di pagamento che si verificano spesso sui social network e infine opportunità e incognite del passare da un sistema “Open Banking” a uno “Open Finance”.
La pandemia da COVID-19 che ha investito il pianeta nel 2020 ha accelerato il processo di sempre maggior digitalizzazione che era in atto già da alcuni anni. Ormai i pagamenti elettronici sono una realtà, basti pensare alla recente introduzione dell’obbligo di POS in Italia per commercianti e imprese. È necessario però che chi deve vigilare lo faccia con attenzione, garantendo sempre la massima sicurezza. La modernizzazione del sistema PSD2 non sarà dunque che il primo passo.