I dati Eurispes confermano: altro boom del gioco online nel 2022
La tendenza era già abbastanza consolidata, visibile anche a osservatori esterni. Ora lo confermano anche i dati Eurispes: il gioco online prosegue una crescita che sembra inarrestabile. Il gioco fisico scende ancora, ma non scomparirà.
Eurispes fotografa il gioco in Italia nel 2022
Nelle scorse settimane, in una tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Giochi, Legalità e Patologie di Eurispes, sono stati resi pubblici dati molto importanti, che danno una fotografia del settore del gioco pubblico in Italia. Il convegno, tenutosi a Roma nella Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo in Italia, aveva come tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”.Anche dando uno sguardo rapido al report, emerge di prepotenza la nuova, fortissima crescita del gioco online che trascina tutto il settore. Se infatti il flusso di gioco complessivo, nel quinquennio 2018-2022, è passato da 106,8 a 136 miliardi, ciò è dovuto in larghissima parte al comparto online. In 5 anni, i volumi del gioco a distanza sono passati da 31,4 a 73,1 miliardi.
Per contro, il gioco fisico fa segnare una flessione che era assolutamente inevitabile, essendo in tale lustro compreso il periodo del lockdown per il Covid, che ha da un lato bloccato il comparto retail per quasi un biennio, dall’altro ha dato una forte spinta all’online. Il turnover della rete fisica parla di 62,9 miliardi nel 2022, mentre nel 2018 il dato era di 75,3 miliardi.
Perché l’online sale, ma la rete fisica non morirà
Sapevamo già che lo Stato ha guadagnato circa 20 miliardi dal settore, nel 2022. Con il report di Eurispes, redatto su dati ADM, abbiamo ora uno strumento prezioso per guardare i dati in profondità. Nello specifico, i dati sulla spesa, ovvero il denaro effettivamente perso dagli italiani (perché sottrae le vincite al totale del giocato) ci dicono di una tendenza che va consolidandosi.
La spesa nel gioco fisico è calata di quasi 1 miliardo, da 17,3 a 16,4 miliardi, mentre quella del gioco online è salita da 1,6 a 3,9 miliardi, per un fragoroso +2,3 miliardi. Questo vuol dire che gli italiani perdono molto più di ieri giocando online, ma solo in valori assoluti. Se si analizzano le percentuali, le cose stanno diversamente.
Per il giocatore, l’online è una modalità più conveniente, poiché a fronte di 73,2 miliardi di euro giocati, le perdite sono 3,9 miliardi. Nel gioco fisico abbiamo invece 16,4 miliardi di perdite su 62,9 miliardi di giocato. Dall’altra parte, il gioco fisico è quello che contribuisce largamente di più all’erario, per circa il 90% del totale. Anche per tale ragione, il comparto retail è destinato a sopravvivere.