I giochi online nel nuovo redditometro, ma infiamma la polemica

Per volontà del Governo Meloni e del MEF di Giancarlo Giorgetti, nel nuovo redditometro rientreranno anche le spese per i giochi online. Ma è polemica e sul provvedimento, già pubblicato in GU, arriva la sospensione.

Nuovo redditometro: c’è il gioco online ma…

Gioco Online e logo MEF

Le spese per giochi online nel nuovo redditometro

Il 7 maggio scorso, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto che istituisce il nuovo redditometro e ne illustra le caratteristiche. Per chi non conoscesse l’argomento, chiariamo innanzitutto cos’è. Il cosiddetto redditometro è uno strumento, utilizzato per misurare la capacità di spesa dei cittadini e prevenire eventuali fenomeni di evasione fiscale. Congelato dai due Governi Conte, è stato rispolverato dal MEF.

Per volontà del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del suo capo Giancarlo Giorgetti, e ovviamente del Governo presieduto da Giorgia Meloni, il redditometro torna ad essere strumento centrale nella lotta all’evasione per come viene concepita dall’attuale maggioranza. La novità, che riguarda gli appassionati di gaming da vicino, è l’inserimento delle spese per i giochi online tra quelle monitorate.

Nel dettaglio, nella tabella allegata al decreto, si legge che verranno prese in considerazione le spese risultanti dai dati presenti nel Sistema informativo dell’Anagrafe tributaria. Dunque, potenzialmente, i dati sulla situazione reddituale di ogni cittadino verranno incrociati con le spese che effettua su giochi, scommesse sportive ma anche per lotto e lotterie, se tali dati rientrano nella disponibilità dell’Amministrazione finanziaria.

Infiamma la polemica e il MEF sospende tutto

Il ripristino di uno strumento da sempre contestato, fin dalla sua invenzione da parte del Governo Renzi, non poteva che scatenare polemiche. L’ex premier Conte, che lo aveva sospeso in entrambi i suoi esecutivi, ha tuonato contro il carattere vessatorio del provvedimento, su cittadini già colpiti da aumenti e inflazione. Alla fine, qualche giorno fa, il decreto è stato momentaneamente sospeso dal Governo Meloni.

La Premier dice di volerci vedere più chiaro, dunque potrebbe trattarsi solo di una sospensione temporanea magari per ricalibrare il redditometro in particolare nelle voci più contestate. Tuttavia, non va dimenticato che siamo pur sempre in campagna elettorale per le Elezioni Europee, dunque è facile immaginare che, fino almeno al 9 giugno, non si parlerà più di questo argomento.

I nemici del redditometro sostengono che lo strumento è comunque inutile ai fini della lotta all’evasione fiscale, perché i grandi evasori difficilmente si scoprono in base a quello che spendono per i telefonini o per le scommesse sportive, ma piuttosto dalle rendite finanziarie e dal confronto coi patrimoni immobiliari. Ma anche i difensori del redditometro si sono dimostrati freddi sulla sua reintroduzione in questo momento.

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