Inghilterra, da aprile carte di credito vietate per le scommesse
Decisione shock della Gambling Commission del Regno Unito: dal prossimo 14 aprile, sarà proibito effettuare depositi e prelievi sui conti scommesse utilizzando la carta di credito come sistema di pagamento. Un problema non solo per gli oltre 800.000 utenti che le utilizzano, ma per tutto il settore gambling. Prime ricadute per i bookies.
Una decisione che non ha precedenti
Sebbene non si trattasse esattamente di una sorpresa, per gli addetti ai lavori, la decisione della UK Gambling Commission, che nei giorni scorsi ha confermato lo stop all’uso delle carte di credito per le scommesse su tutto il territorio del Regno Unito, segna uno step di notevole importanza per quanto riguarda gli aspetti di regolamentazione del settore. La decisione, maturata in seguito a un sondaggio pubblico condotto dalla commissione tra agosto e novembre dello scorso anno, avrà conseguenze concrete per utenti e bookmaker.
Su un pubblico di scommettitori che in Gran Bretagna si aggira attorno ai 24 milioni, si calcola che circa 800.000 scommettitori adoperino le carte di credito per effettuare depositi e prelievi sui propri conti di gioco. Un ulteriore studio della Gambling Commission, però, ha rilevato che il 22% degli scommettitori che usano Visa o MasterCard per le loro puntate è classificabile come giocatore problematico. Da qui, dunque, la severa decisione presa dall’ente regolatore britannico.
Le parole del CEO della Gambling Commission
Commentando una decisione che si può a buon diritto definire storica, il CEO della UK Gambling Commission, Neil McArthur, si è soffermato sugli intenti etici e di tutela dei consumatori che sono stati alla base di questo provvedimento.
Scommettere tramite carte di credito può portare a cospicue perdite di denaro per gli utenti. Il bando che abbiamo deciso dovrebbe minimizzare tale rischio e non portare gli scommettitori a giocare con soldi di cui non sono in possesso.–Neil McArthur, CEO, UK Gambling Commission
L’A.D. della commissione ha rimarcato il fatto che lo studio condotto dall’ente ha mostrato come esistano numerosi scommettitori che hanno accumulato debiti per decine di migliaia di sterline, proprio a causa della disponibilità offerta dalle carte di credito. Le commissioni addebitate dalle carte di credito possono inoltre aggravare la situazione, perché possono spingere gli scommettitori a perdite anche maggiori. McArthur ha aggiunto:
Siamo consci che questa mossa creerà disagio agli scommettitori che usano consapevolmente le carte di credito, ma riteniamo che l’impegno di ridurre i rischi ad altri utenti comporti la necessità di prendere decisioni sofferte come questa. Vigileremo comunque per ridurre il più possibile gli inconvenienti.–Neil McArthur, CEO, UK Gambling Commission
Le prime conseguenze per i bookmaker
Una decisione così severa, da parte dell’ente regolatore delle scommesse in Gran Bretagna, non poteva che avere subito dirette conseguenze per tutti i bookmaker, in un paese che è la patria riconosciuta del betting. Conseguenze che non hanno tardato ad arrivare. Non appena la notizia del bando delle carte di credito, all’inizio della scorsa settimana, ha cominciato a trapelare, la quotazione in borsa dei maggiori operatori inglesi è crollata drasticamente.
La quotazione di GVC Holdings, per esempio, è scesa da 9.42£ a 9.14£. Ancora peggio è andata al gruppo Flutter Entertainment, sceso da 94£ a 91.94£. Anche un colosso come William Hill ha subito un duro colpo: le azioni del bookmaker inglese sono scese da 1.94£ a 1.83£ nel giro di pochi minuti.