Italia, scommesse e gioco online: verso un mercato “oligarchico”?
Viviamo un periodo di grande incertezza e probabili grossi cambiamenti, nel mercato italiano del gioco pubblico. Le decisioni politiche e le mosse economiche potrebbero dar vita a un oligopolio, non solo per il comparto online.
Lottomatica, Flutter e gli equilibri del mercato
La parola d’ordine, per il futuro del mercato del gioco in Italia, potrebbe essere “placement”. Avere un buon posizionamento, oggi, potrebbe rivelarsi cruciale per i prossimi anni. O, almeno, è quanto pare emergere da tutte le analisi dei possibili scenari per il settore. L’ultimo colpo di mercato, messo a segno dal Gruppo Lottomatica con l’acquisizione di SKS365 per 639 milioni di euro, lascia il segno.
La mossa di Lottomatica, infatti, cambia gli equilibri del presente, nel mercato del gioco pubblico legale, e potrebbe dare il via a una metamorfosi del settore, non necessariamente in senso peggiorativo. Guardando i dati del solo market share per il gioco online, relativi al terzo trimestre del 2023, con il 7,1% detenuto proprio da SKS365 il Gruppo Lottomatica passa al 28,3%.
Il colosso italiano era già leader di mercato con il 21,2%, ma davvero di poco, considerando che il gruppo Flutter si assesta al 20,1%. Ora le distanze si fanno più importanti, da Flutter (che significa PokerStars, Sisal, Betfair) e dal resto del mercato, da cui emergono chiaramente altri due soggetti: Playtech (Snai etc) con il 9,8% ed Entain (Eurobet, bwin, Gioco Digitale etc) con il 9,5%.
Il Governo spinge verso l’oligopolio
Sommando le quote dei quattro gruppi sopra citati, si arriva al 67,7% del totale. Per il gioco pubblico legale in Italia è una situazione abbastanza inusuale, poiché da quando esiste il regime concessorio è sempre avuto una impostazione inclusiva, volta ad attirare il maggior numero di investitori possibile. Tuttavia, guardando le indiscrezioni sui costi per le nuove concessioni, il quadro appare più chiaro.
Le intenzioni del Governo Meloni, o perlomeno quello che sembra dai suoi più recenti orientamenti, sarebbero proprio quelle di mantenere i livelli di gettito preesistenti, nell’ordine di 10-11 miliardi di euro annui, ma che provengano da un mercato più “asciutto”. In altre parole, un mercato meno frammentato e con il minor numero possibile di soggetti con cui dover dialogare.
Il segmento delle scommesse sportive è quello più esemplificativo della trasformazione in atto. Con l’acquisizione di SKS365, che tra online e retail (con i betting shop) vale un 9%, il market share di Lottomatica salirebbe dal 25,7% al 34,7%, ancora più forte nei confronti di Playtech (16,4%), Flutter (14,8%) ed Entain (13,2%). In questo caso, i 4 grandi gruppi sfiorerebbero l’80% del mercato.