Kenya, la musica sconfigge il bando delle pubblicità del betting
Un musicista kenyota ha fatto ricorso contro una proposta di legge del governo del Paese africano sulla pubblicità legata a gioco e scommesse e l’uso di testimonial celebri. Il tribunale gli ha dato ragione, sostenendo che un tale divieto gli avrebbe impedito di incassare regolari entroiti frutto di contratti pubblicitari e quindi la sussistenza.
Il caso di MC Moreydoc
Murigi Kamau, un musicista kenyota noto nell’ambiente underground del Paese africano come MC Moreydoc, sognava probabilmente di diventare celebre in virtù del suo talento da rapper e cantante. Si può proprio dire che una certa notorietà, anche fuori dal Kenya, oggi l’abbia raggiunta, ma per tutt’altro motivo: MC Moreydoc verrà probabilmente ricordato in quanto paladino dei bookmaker e delle aziende di gioco online, più che per la qualità delle sue rime e del suo flow.
Quale il motivo di questa inaspettata fama? La decisione del musicista di andare a processo contro la BCLB, ovvero l’autorità di controllo su gioco e scommesse del Kenya, a proposito di una direttiva emessa dall’authority e che sarebbe dovuta entrare in vigore il prossimo 30 maggio. Nella direttiva, il cui scopo era scoraggiare la piaga dell’accesso al gaming dei minori, in Kenya particolarmente acuta, veniva imposto il divieto di pubblicità agli operatori del settore, e soprattutto il divieto all’uso di testimonial famosi.
Kamau-MC Moreydoc, assistito da un team di avvocati, ha deciso così di sporgere denuncia contro questa direttiva, definita irrazionale e irragionevole, soprattutto per la mancanza di chiarezza, da parte della BCLB, riguardo a chi possa essere definito inequivocabilmente come “celebrità”.
La tesi del querelante e le motivazioni della sentenza
Il motivo della querela sporta dal musicista kenyota è puramente economico: con la direttiva della BCLB, infatti, egli non avrebbe più potuto realizzare gli introiti necessari alla sua sussistenza, ricevendo così un grave danno personale da una legge dello stato. Durante l’udienza, Kamau ha dichiarato:
Vietando alle cosiddette “celebrità” la possibilità di apparire negli spot e nei cartelloni pubblicitari dei bookmaker, la BCLB sta di fatto impedendomi di condurre un’esistenza onesta e retribuita: al giorno d’oggi, uno dei modi in cui gli artisti si guadagnano da vivere è facendo i testimonial.–MC Moreydoc, musicista
Gli avvocati del musicista hanno inoltre aggiunto che i contratti attualmente in essere tra siti scommesse, media e personaggi pubblici sarebbero allo stesso modo colpiti dalla direttiva, con la conseguenza di ulteriori querele da parte dei soggetti coinvolti, e che la moratoria di un mese prevista dall’authority per adeguarsi alle nuove normative sarebbe insufficiente per la riformulazione dei contratti. Un altro punto forte della linea di MC Moreydoc è stata la tesi secondo cui la BCLB non avrebbe giurisdizione per poter emettere bandi, visto che non attribuisce licenze a parti terze coinvolte nella sponsorizzazione di attività legate al betting.
Il tribunale, nella persona del giudice James Makau, si è convinto delle argomentazioni dei querelanti, decretando così l’immediata sospensione della direttiva della BCLB. Tutto da rifare, dunque, in Kenya, per quanto riguarda la normativa su gambling e pubblicità.