La Germania tra boom scommesse e preoccupazioni dei bookmaker

La DSWV, associazione di categoria che riunisce gli addetti ai lavori del settore betting in Germania, ha diffuso i dati sulla spesa dei tedeschi per le scommesse nel 2019: è un +21% rispetto all’anno precedente. In questo contesto, si inseriscono le preoccupazioni legate alla promulgazione di nuove leggi sul betting a livello federale.

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Il Bundestag a Berlino e la bandiera della Germania

Germania e scommesse, tra numeri super e preoccupazioni dei bookmaker.

Il 2019 è stato un anno decisamente positivo, per quanto riguarda le scommesse e la Germania. Secondo i dati diffusi dalla Deutsche Sportwettenverband (DSWV), l’associazione di categoria che riunisce i principali operatori attivi nel Paese, gli scommettitori tedeschi hanno speso l’anno scorso circa 9.3 miliardi di euro, un dato superiore rispetto a quello del 2018 del 21%.

La DSWV, che include bookmaker come bet365, William Hill, Sky Bet, i gruppi Kindred e Flutter, nonché operatori tedeschi noti anche da noi come Tipico e Interwetten, ha ragionato sui dati diffusi dal Ministero delle Finanze, spiegando che questa crescita così importante è davvero impressionante, considerato che nel 2019 non ci sono stati eventi come i Mondiali di Calcio, capaci di catalizzare l’attenzione degli scommettitori.

L’associazione ha anche precisato che nell’anno passato i bookmaker hanno sborsato in tasse allo stato tedesco una cifra pari a 500 milioni di euro. Durante l’annuncio di questi dati molto positivi, il presidente dell’associazione, Mathias Dahms, non ha potuto però nascondere la preoccupazione degli addetti ai lavori per quanto riguarda le discussioni e il processo di approvazione di una nuova legge statale sulle scommesse online.

Le preoccupazioni della DSWV

La Germania sta infatti affrontando da mesi, come peraltro da noi già riportato in passato, una complessa opera di redazione di una nuova legge in grado di regolare a livello statale la concessione delle licenze e i requisiti di legge richiesti agli operatori interessati a lavorare nel Paese.

In tal senso, la DSWV, per voce del suo presidente, ha chiesto che le nuove norme, pur nell’intento di rendere assolutamente sicura l’esperienza di gioco degli scommettitori, abbiano una certa flessibilità e non siano troppo rigide, perché in tal modo si favorirebbero gli operatori irregolari.

Il mercato regolato deve continuare ad avere abbastanza attrazione verso gli operatori da fronteggiare le scommesse illegali. Un assetto normativo troppo rigido con leggi non modificabili se non a distanza di anni non proteggerebbe gli scommettitori né terrebbe lontano i bookmaker irregolari.Mathias Dahms, Presidente, DSWV

Secondo Dahms, i passi avanti fatti con la revisione della Legge Federale sul Gioco, che prevedeva il bando dei casinò online, sono da considerare un segnale positivo. I tentativi dei vari stati federali di fare compromessi tra le esigenze di ognuno avrebbero però creato falle strutturali che potrebbero rendere complicato il lavoro dei bookmaker. Il tutto senza risolvere il problema del match fixing, soprattutto sulle giocate live.

In gennaio, i 16 stati federali tedeschi hanno adottato l’ultima versione del trattato su gioco e scommesse, che ha appunto legalizzato per la prima volta il casinò online (ma con il divieto per un bookmaker sportivo di offrire anche prodotti di casinò) e fornito al settore le linee guida per il mercato del betting una volta giunta la scadenza naturale dell’attuale trattato, nel luglio del 2021. Ancora Dahms:

Sarebbe opportuno permettere ai bookmaker sportivi che hanno dimostrato affidabilità in questi anni la chance di tenere attiva anche la loro offerta di casinò, per non lasciare campo aperto a quelli irregolari.Mathias Dahms, Presidente, DSWV

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