La NBA spinge per la legalizzazione delle scommesse negli USA
Il business delle scommesse sportive è un settore in forte crescita, capace di movimentare ogni anno miliardi di dollari. Attualmente negli Stati Uniti la legislazione presenta ancora diverse restrizioni e le principali leghe professionistiche come NBA, NFL, NHL e MLB non hanno aperto ancora in via ufficiale un collaborazione con i bookmakers, ma le cose potrebbero presto cambiare.
L’apertura dell’NBA – L’NBA, per la prima volta nella storia, è intervenuta di fronte alla Commissione del Senato dello Stato di New York e tramite il legale Dan Spillane (avvocato della Lega) ha presentando un piano per legalizzare le scommesse sui match della National Basketball Association. La palla è stata lanciata ed il prezzo fissato: per questa collaborazione con i bookmakers, l’NBA pretende l’1% su ogni scommessa accettata. A dispetto della cifra, apparente insignificante, va però considerata la mole di scommesse generate da un numero ancora più scommettitori che porterebbe nelle tasche dell’NBA svariati milioni di dollari.
La proposta – oltre ad aver dato la propria disponibilità ed aver fissato un prezzo, la proposta dell’NBA prevede anche la possibilità di poter scommettere telefonicamente. Al pubblico europeo questo dettaglio può sembrare irrilevante, ma ad oggi negli USA scommettere dal telefoni mobili è illegale. Attualmente le puntate legali possono essere accettate solo all’interno di casinò e determinati circuiti. Il legale della NBA Dan Spillane è fiducioso a riguardo, sostenendo d’aver presentato una proposta ben studiata ed atta a risolvere tutti i possibili problemi, anche nel lungo termine. Spillane è fermamente convinto che sia giunto il momento di avere un approccio che consenta ai tifosi sportivi di avere un modo legale e sicuro di poter giocare mantenendo allo stesso tempo l’integrità delle competizioni.
La questione è ora al vaglio della Corte Suprema, che in questi giorni sta analizzando la proposta. Nel caso in cui la decisione dovesse risultare favorevole, ci sarebbe la concreta possibilità che i singoli Stati possano legiferare autonomamente in relazione alle scommesse, permettendo le puntate anche via mobile e/o internet, cosa che al momento è permessa solo in Nevada. Proprio nello stato occidentale con capitale Las Vegas, il volume di gioco movimentato relativo alle scommesse è stato di oltre 4,5 miliardi di dollari. Numeri che fanno gola sia alla NBA, che ai singoli Stati.
Aria di cambiamento – Con il Commissioner Adam Silver, l’NBA ha visto diversi cambiamenti nell’ultimo periodo. Se si pensa che fino ad oggi NBA, NFL, NHL, MLB ed NCAA si sono sempre opposte al gioco d’azzardo spendendo anche diversi milioni di dollari in cause legali, la svolta risulterebbe ancora più importante e potrebbe essere un crocevia fondamentale per le scommesse negli USA. Sull’onda della NBA infatti, anche le altre leghe sportive professionistiche potrebbero premere per degli accordi simili. Come sottolinea Spillane, Diversi stati come quello di New York hanno reagito iniziando a discutere nuovi disegni di legge per permettere la legalizzazione delle scommesse.
Nel caso in cui la decisione della Corte Suprema relativamente al sopra citato caso del New Jersey dovesse avere esito negativo, la NBA ha annunciato che continuerà a portare avanti il proprio progetto, facendo ulteriore pressione sul Congresso. Va considerato anche il fatto che ogni anno negli Stati Uniti il mercato illegale delle scommesse sportive rappresenta un buco di diverse centinaia di miliardi di dollari secondo le stime espresse dagli esperti.
I pareri delle Leghe – Al momento la MLB ha dichiarato di approvare la cifra da destinarsi alla Lega stessa dell’1% per ogni scommessa piazzata. La NFL, diversamente, non si è ancora espressa a riguardo, ma le cifre in questione non possono essere ignorate e parte dei ricavi sarebbero utilizzati per creare un adeguato sistema di controllo per rilevare ogni tipo di anomalie, attività insolite o di insider trading. Nel progetto della NBA sono presenti anche molte restrizioni, fra cui l’introduzione di un apposito sistema di valutazione per concedere le licenze ai vari bookmakers. La palla è stata lanciata, ora il gioco passa ai bookmakers ed alla Corte Suprema.