La Swedish Gambling Association respinge la proposta della SEC
Un secco no è stata la risposta dell’Associazione Svedese Gambling (SPER) alla proposta di regolamentazione della pubblicità del gioco d’azzardo della SEC, la Commissione svedese per l’uguaglianza. La richiesta fatta al Ministero vorrebbe equiparare il gambling ad alcool e tabacco.
Gambling come alcool e tabacco? La SPER risponde di no
Una proposta liberticida: la SPER, associazione svedese per il gambling, ha accolto con un secco rifiuto la proposta fatta dalla Swedish Equality Commission (SEC) in un rapporto al Ministero delle finanze della Svezia. Nel documento, la SEC chiedeva di equiparare il gioco d’azzardo al tabacco e all’alcool e di agire quindi di conseguenza limitando i messaggi pubblicitari di casinò e scommesse sportive.
La nuova regolamentazione dovrebbe intervenire modificando la legge svedese sulla libertà di espressione, costringendo gli operatori del settore a inserire messaggi di avvertimento molto espliciti come quelli presenti sui pacchetti di sigarette, in modo da fare prevenzione sui possibili effetti negativi del gioco d’azzardo.
Anche l’authority svedese è scettica
La Swedish Gambling Association (SPER) ha motivato il suo rifiuto sostenendo che non sussistono prove certe di una correlazione diretta tra gioco d’azzardo e danni correlati. Nonostante le misure chieste dalla SEC siano molto più soft rispetto a quelle introdotte in Italia dal Decreto Dignità, la posizione dell’associazione di categoria rimane molto ferma. Il portavoce della SPER ha aggiunto:
“Se il governo dovesse comunque considerare di introdurre una qualche forma di testo di avvertimento, dovrebbe essere applicato solo alla pubblicità per quei giochi che, secondo le classificazioni vigenti, sono considerati comportare il maggior rischio di problemi di gioco”.
L’Associazione, che rappresenta diversi operatori del gioco d’azzardo con licenza della Svezia, paese che ha come noto una grande tradizione nel settore, ha respinto anche un’altra proposta proveniente dalla Commissione, che chiedeva di introdurre una piattaforma centralizzata sotto il controllo del governo al fine di monitorare i giocatori d’azzardo online svedesi.
Contro questa proposta ha espresso il suo dissenso anche la SGA, l’authority locale per il gioco. Questa operazione, infatti, oltre ad essere molto difficile per motivi squisitamente tecnici e organizzativi, è anche lesiva del diritto alla privacy dei cittadini svedesi e andrebbe fin da principio incontro a diversi ostacoli.