L’Albania ci ripensa: tornano le scommesse legali dal 1/1/2023

Dopo un divieto totale durato circa 4 anni, l’Albania riabbraccia il mercato delle scommesse. Marcia indietro del Premier Edi Rama, che entro il 1 gennaio 2023 dovrà proporre un nuovo bando per le concessioni statali.

L’Albania ci ripensa: sì alle scommesse dal 2023

Smartphone con scommesse sportive, bandiera albanese

Albania: dal 1° gennaio sì alle scommesse legali

Sembra ieri, e invece sono passati 4 anni. Era infatti il 1 novembre del 2018, quando il Primo Ministro albanese Edi Rama aveva annunciato un totale giro di vite sul gioco, a partire dal 1 gennaio 2019: stop totale al gioco, chiusi i negozi di scommessa, le sale slot e i casinò, tranne quelli nelle località turistiche.

Le ragioni con cui Rama aveva motivato il provvedimento erano varie, tutte accolte con soddisfazione dalla Commissione Europea. La prima ragione del divieto era quella di proteggere i più giovani, l’altra quello di intensificare la lotta alla corruzione e alla criminalità, che tramite il gioco alimentava attività di riciclaggio di denaro. Il Premier aveva fatto di questo provvedimento un fiore all’occhiello.

Perché allora questa marcia indietro a 180 gradi? L’economia del paese balcanico che già non godeva di ottima salute, unita al delicato momento nello scenario internazionale e le possibili conseguenze in termini di crisi energetica con ripercussioni sui prezzi di carburanti, gas e bollette, hanno indotto a più miti consigli il governo albanese, costringendolo ad ammorbidire la linea politica.

Albania e Unione Europea: l’avvicinamento continua

Molti di voi sapranno che ormai da anni l’Albania ha intrapreso un percorso che dovrebbe portarla nell’Europa Unita nel giro di qualche anno. Il suo ruolo di paese candidato all’allargamento dell’Unione Europea paese candidato all’allargamento dell’Unione Europea appare sempre più vicino, anche se rimangono diversi punti su cui Edi Rama e il suo esecutivo sono chiamati a intensificare ulteriormente i propri sforzi.

Tra questi sicuramente ci sono un’intensificazione della lotta alla corruzione – fenomeno sempre molto diffuso in tutta l’area balcanica – e alla criminalità, ma non solo. Tra i miglioramenti richiesti da Bruxelles ci sono anche quelli dei diritti delle minoranze, della libertà di espressione e altri aspetti giuridici ritenuti fondamentali per entrare a far parte a pieno titolo dell’Unione Europea.

E poi ci sono i conti, sempre cruciali in uno stato che ancora non riesce a far decollare la propria economia. In quest’ottica la previsione di un gettito da almeno 17 milioni di euro all’anno, proveniente dalle concessioni rilasciate dal nuovo bando per le scommesse online e live, farà sicuramente comodo a Edi Rama e alle sue ambizioni politiche.

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