LeoVegas, parla il CEO: ci sono grandi piani per la Germania
Il mercato delle scommesse e del gioco online in Germania è passato attraverso mesi turbolenti, dovuti alle trattative per stabilire una linea comune tra gli stati federali che compongono il Paese nella concessione delle licenze. Ora la situazione si è stabilizzata: per LeoVegas, una grande opportunità.
Le parole di Gustaf Hagman
Anche noi di sitiscommesse.com abbiamo seguito più volte, nei mesi scorsi, le intricate vicissitudini che hanno attraversato il mercato delle scommesse online in Germania, a causa della lunga e tormentata vicenda dell’istituzione di una legge federale superiore a quella dei singoli Länder che compongono amministrativamente il Paese, soprattutto per quanto riguarda le concessioni di gioco agli operatori.
I lunghi mesi di trattative e poi la promulgazione di una legge che effettivamente presenta non pochi paletti per gli operatori hanno determinato in molti dei siti scommesse online e dei casinò operanti nella terra di Heidi Klum e Manuel Neuer gravi cali nei ricavi, in concomitanza peraltro con la difficile situazione generata dalla pandemia di covid-19.
Eppure c’è chi è convinto che la situazione tedesca offra grandi prospettive. È Gustaf Hagman, CEO di LeoVegas. Il numero uno del bookmaker online scandinavo è convinto che sul lungo periodo, le sofferenze patite dagli operatori attivi in Germania si trasformeranno in segni positivi, grazie alla nuova configurazione del mercato regolato.
La situazione di LeoVegas
In una intervista concessa nei giorni scorsi, Hagman ha illustrato i risultati del suo gruppo nell’ultimo trimestre del 2020 in Germania: i ricavi hanno subito un calo, ammette il manager, ma secondo lui e i suoi analisti, ora scatterà l’effetto-rimbalzo successivo all’effettiva entrata in funzione, il prossimo luglio, del nuovo mercato regolato tedesco.
Hagman ha anche sottolineato che LeoVegas ha scelto fin da subito di aderire alle richieste normative tedesche, comprese quelle transitorie che, prima dell’approvazione definitiva della legge, agivano in termini di limiti di deposito e di disattivazione dei casinò live; il tutto mentre altri player ignoravano queste regole, compromettendo così la possibilità di partecipare alla prossima erogazione delle licenze di gioco. Spiega Hagman:
Anche noi avremmo potuto ignorare le regole. Se vogliamo essere presenti a lungo in Germania, però, non possiamo permettercelo: se l’essere ligi comporta qualche mese di bassi ricavi, possiamo agevolmente compensarli con la crescita in altri mercati.–Gustaf Hagman, CEO, LeoVegas
Il CEO di LeoVegas ha altissime aspettative, riguardo alla presenza del suo gruppo in Germania, e ritiene che Berlino possa essere uno degli asset più forti della sua proposta, presente anche nel Regno Unito, in Spagna e in Italia, oltre che nella nativa Scandinavia e prossimamente in Olanda, una volta che Amsterdam avrà a sua volta istituito completamente il suo mercato regolato.
Il mercato tedesco è tra i primi tre, ma direi anche tra i primi due, in Europa. Parliamo di un grande paese con una importante fetta di popolazione con ampia disponibilità economica: per noi è uno scenario che vogliamo continuare ad esplorare da protagonisti. Per farlo in modo trasparente, non possiamo che abbracciare le sue norme, per quanto dure siano.–Gustaf Hagman, CEO, LeoVegas
Secondo le stime di LeoVegas, infatti, le nuove norme continueranno a incidere sui ricavi degli operatori fino all’estate, ma da luglio in poi la costanza e la fiducia dei siti scommesse che hanno scelto di rimanere operativi in Germania sarà premiata.
Del resto, i ricavi del gruppo nell’ultimo trimestre 2020 sono stati notevoli: eccezion fatta per un -4% in Svezia, nel resto d’Europa si è registrata una crescita dei profitti del 34%. L’orizzonte, per LeoVegas, può dunque legittimamente essere considerato senza nuvole nere.