Limiti di deposito flessibili: la nuova proposta di GambleAware

GambleAware, importante associazione internazionale dedita alla promozione del gioco responsabile, ha deciso di esporsi per l’introduzione di limiti di deposito settimanale flessibili, in seguito a uno studio comportamentale condotto sugli scommettitori inglesi dal BIT, un centro britannico specializzato nelle indagini sociologiche.

Lo studio del Behavioural Insights Team

I loghi di GambleAware e BIT

Uno studio dimostra che avere limiti di deposito flessibili aiuta gli scommettitori, dice GambleAware.

Nelle scorse settimane, il BIT (Behavioural Insights Team), un centro studi inglese che si dedica ad analisi socio-comportamentali, ha sottoposto un campione di 1.700 scommettitori in possesso di un conto di gioco sulla piattaforma inglese del bookie online bet365.

Compito dello studio era esaminare se eventuali modifiche comportamentali in fase di registrazione ai bookmaker online potessero impattare sulle abitudini di gioco, naturalmente in una chiave di riduzione del rischio di gioco compulsivo.

Nello specifico, la lente di ingrandimento era puntata sui limiti di deposito. Si voleva capire se si riscontrassero differenze tra soglie prefissate dagli operatori e massima libertà per gli utenti. A tal scopo, i partecipanti sono stati invitati a scegliere tre diverse possibilità: la prima, denominata “business as usual”, uguale a quella attualmente disponibile, con limiti di deposito prefissati dall’allibratore; la seconda basata su un menu a scomparsa, con alcune soglie minime suggerite, una soglia massima di 250 sterline e una casella vuota a disposizione degli utenti per mettere il limite massimo desiderato; una terza completamente vuota, in cui gli utenti possono settare limiti minimi e massimi a loro scelta.

Lo studio ha dimostrato che “ancorare” gli scommettitori a limiti di deposito prefissati aveva in effetti conseguenze sul loro stile di gioco: l’assenza di alti limiti di deposito ha quasi dimezzato l’ammontare della soglia massima giornaliera e settimanale dei partecipanti allo studio. Più precisamente, i limiti erano più bassi del 46%, in presenza della libertà completa di soglia, e del 45% quando erano presenti solo i suggerimenti per le soglie minime.

Le conseguenze dello studio e la proposta di BIT e GambleAware

In conseguenza dei dati emersi dallo studio del BIT, la ricerca è stata fatta propria da GambleAware, importante associazione dedita alla promozione del gioco responsabile e alla prevenzione del gioco compulsivo. I due enti, conclusioni alla mano, hanno proposto ai siti scommesse online inglesi di dare ai propri utenti flessibilità, quando si tratta di fissare i limiti di deposito settimanale.

BIT propone proprio di lasciare completamente “in bianco” l’indicazione dei limiti, senza soglie prefissate, così che gli scommettitori possano scegliere in totale libertà e senza essere inconsciamente influenzati. Secondo BIT e GambleAware, in questo modo verrebbe aumentata l’efficacia di questo strumento, senza incidere sulla libertà di scelta degli utenti.

Uno dei responsabili di BIT, Rosanna Barry, ha così commentato il risultato dello studio.

Questo studio dimostra come modifiche solo apparentemente superficiali allo strumento per il settaggio dei limiti di deposito, se estese a tutto il settore, possono portare a enormi vantaggi per gli utenti e la società nel suo complesso.Rosanna Barry, Consumer Market Advisor, BIT

GambleAware si è incaricata di sottoporre lo studio ai responsabili della UKGC, la gambling commission britannica, che ha confermato la sua apertura e disponibilità, per voce di Tim Miller, uno dei suoi responsabili.

L’importanza dello studio del BIT, che usa l’esperienza di veri utenti per capire cosa davvero funzioni nella riduzione dei rischi da gioco compulsivo, è enorme, soprattutto perché offre soluzioni e proposte concrete per migliorare l’ambiente di gioco sulle piattaforme dei bookmaker.Tim Miller, Direttore Research and Policy, UKGC

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo con i tuoi amici!
Articoli correlati
Articoli più letti
Back to Top