L’Italia è il nuovo step di DAZN per il mercato delle scommesse

È stata la notizia che ha fatto il giro del mondo delle scommesse poco più di un mese fa: DAZNBet provava a conquistare il mercato del betting del Regno Unito. Adesso tocca all’Italia.

Prima il Regno Unito, poi il mercato italiano

Smartphone con scommesse sportive, bandiera italiana, logo DAZN

DAZNBet nel Regno Unito, ora tocca all’Italia

Con la versione Beta del suo prodotto introdotta nel Regno Unito intorno al 20 agosto, la società si riprometteva di testare a fondo la propria offerta, prima di “provare” altri mercati, come, ad esempio, quello italiano. Il fulcro dell’operazione ha avuto il via attraverso il marchio DAZNBet, un’operazione di marketing piuttosto convincente in virtù dell’apprezzamento che la società riceve in quella parte del mondo.

Quella versione è servita anche e soprattutto per raccogliere dati sul modo di comportarsi dei propri utenti del Regno Unito, per poi presentarsi alle altre nazioni con un prodotto già testato e messo a punto, come ha riferito Mark Kemp, il CEO di DAZNBet, che ha parlato di un entusiasmante viaggio tra media e scommesse sportive.

Sono stati gli stessi vertici di DAZN a spiegare che il comparto scommesse lanciato nel Regno Unito a metà agosto, serve e servirà per aumentare l’interattività dei propri abbonati e tifosi, ottimizzando l’esperienza di gioco per rendere la visione delle partite, e più in generale degli eventi trasmessi sulla piattaforma, molto più godibile e piacevole e generando parecchia curiosità tra gli scommettitori.

DAZNBet pronta per lo sbarco nel nostro Paese

Quello della Gran Bretagna è stato il primo mercato sondato e poi fagocitato dalla società, che ha in queste settimane soddisfatto i manager di DAZN, pronti a sbarcare in mercati altri, quello italiano in primis. Pronta per lanciare il prodotto anche in altre nazioni, si è parlato con insistenza di Spagna e America del Nord, il marchio DAZNBet sta per diventare un’abitudine di milioni di persone.

In Italia, DAZN ha dovuto affrontare parecchi problemi di natura “logistica”, anche e soprattutto per gli inconvenienti legati alla trasmissione degli eventi, non sempre perfetta, per usare un eufemismo. Ma il marchio che fa capo alle scommesse si propone di offrire tutto un altro servizio. La notizia dello sbarco in Italia non è certo nuova, tutt’altro, ma l’impatto con i propri abbonati è tutto da scoprire.

Nello Stivale, lo start delle operazioni dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno e verrà permesso grazie ad una propria licenza e in partnership con “E-Play24”, un’azienda che è da poco entrata a fare parte del gruppo Cirsa. Ci sarà per il primo periodo da accontentare il mercato nostrano, differente per abitudini e modalità di gioco da quello inglese, ma i presupposti ci sono tutti.

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