Malta: la nuova aliquota mina la presenza di alcuni operatori

Secondo quanto si può apprendere da alcune fonti interne all’isola, Malta starebbe pensando di incrementare l’imposta sulle società, andando così a minare la presenza di diversi operatori di gioco d’azzardo online.

Cosa potrebbe cambiare con la nuova aliquota

Persone che fanno calcoli e guardano statistiche e bandiera di Malta.

Cosa succederà ai bookmaker con sede a Malta?

Come affermato in apertura di articolo, sono molti (circa 20 per essere precisi) gli operatori che potrebbero iniziare a pagare le tasse tre volte di più di quanto facciano attualmente. La decisione non è ancora stata confermata, ma secondo le ultime indiscrezioni, Malta potrebbe introdurre, nel 2023, una nuova aliquota minima per l’imposta sulle società.

Secondo il Governo, tra le 18 e le 20 aziende internazionali, che stanno garantendo lavoro a migliaia di persone in un settore redditizio quale il gioco d’azzardo online, potrebbero vedere la loro esposizione fiscale aumentare del cinque fino al quindici percento. Ciò potrebbe avvenire nel gennaio del 2023, in quanto Malta sarà costretta ad adottare un’aliquota fiscale minima globale imposta dall’OCSE.

All’arrivo di questa notizia, sono già molti gli addetti ai lavori che sembrerebbero aver confermato la loro intenzione di chiudere ogni tipo di attività locale, nel caso in cui la nuova aliquota venga effettivamente triplicata. L’OCSE starebbe cercando di introdurre questa nuova tassa al fine di reprimere Paesi come Malta, che competono per offrire le tariffe più basse e creare così un “mini paradiso fiscale” per alcune società internazionali.

Quali operatori sarebbero coinvolti

Iniziamo dicendo che la nuova tassa, qualora fosse convalidata, sarà imposta solamente sulle aziende che dichiarano un fatturato annuo di oltre 750 milioni di euro. Attualmente, queste società versano già il 35% d’imposte, ma con la nuova riforma, questa percentuale potrebbe arrivare a metà del fatturato stesso. Ma quali sarebbero i principali operatori di gioco d’azzardo che andrebbero più a risentirne?

Analizzando il fatturato delle varie società dell’iGaming presenti sull’isola, sono diversi i nomi di rilievo internazionale che potrebbero venire maggiormente colpiti: LeoVegas, Betsson AB, Tipico Sportwetten e Kindred Group sono soltanto alcuni dei “Big” coinvolti nella riforma. Un dato molto interessante è che l’industria del gioco d’azzardo contribuisce per il 12% al PIL dell’isola.

Non è un numero da sottovalutare, specialmente se si conta che sono impiegate più di 9.000 persone e i ricavi superano i 700 milioni di euro annui. Se la decisione verrà effettivamente approvata, potremo vedere, per la prima volta nella storia di Malta, un incredibile cambio di rotta degli operatori, che andrebbero a migrare verso un Paese con condizioni più favorevoli per il proseguo delle loro attività.

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