Match fixing: le scommesse sospette nel terzo trimestre 2019
L’IBIA (International Betting Integrity Association), ente indipendente che analizza i fenomeni di scommesse sospette nello sport, ha reso noti i dati relativi alle segnalazioni analizzate nel corso del terzo trimestre 2019. Sono 50 i casi esaminati, tra i quali 30 legati a giocate sul tennis. Il totale annuo sale così a 138 segnalazioni.
I dati forniti da IBIA
IBIA, acronimo di International Betting Integrity Association, è il nome che da quest’anno ha assunto la ex ESSA, ovvero l’agenzia indipendente che si occupa di monitorare i casi di scommesse sospette, con l’intento di estirpare e prevenire la sempre presente piaga del match fixing, uno dei più seri pericoli per l’integrità del settore del betting. Il cambio di nome è dovuto all’ingrandirsi del raggio d’azione dell’agenzia, che da scala europea è passata a scala mondiale, collaborando trasversalmente con addetti ai lavori, istituzioni e forze dell’ordine.
A scadenza trimestrale, IBIA fornisce un report con le statistiche relative alle segnalazioni di scommesse sospette ricevute ed analizzate, e nei giorni scorsi è stato reso pubblico quello relativo al terzo trimestre 2019. Esso evidenzia come le segnalazioni, tra luglio e settembre, siano state 50, per un totale annuo che viene così aggiornato a 138, una cifra inferiore di un quarto a quella dello stesso periodo di dodici mesi fa (allora i casi furono infatti 184). Di questi 50 casi, sono il tennis, con 30 segnalazioni, e il calcio, con 15, a costituire la fetta più grossa della torta, mentre Europa (42%) e Asia (36%) rimangono le sedi privilegiate degli eventi sportivi su cui vengono generati avvisi.
L’analisi dei dati e il commento di IBIA
Esaminando nel dettaglio il rapporto fornito da IBIA, scopriamo che, oltre a calcio e tennis, sono quattro gli sport su cui sono pervenute segnalazioni di combine. Gli eventi attenzionati si sono svolti su cinque continenti. Confrontando i dati con i periodi precedenti, abbiamo che il numero complessivo è praticamente uguale a quello del secondo trimestre 2019 (51 i casi allora analizzati) ma in calo del 30% rispetto al dato dello stesso periodo del 2018, quando i casi furono 72. Il dato sul tennis rimane preoccupante, ma ci sono comunque margini per considerazioni positive: i 30 avvisi segnalati nel terzo trimestre 2019 rappresentano un calo del 40% sullo stesso periodo del 2018, quando i casi furono 50.
I dati sono stati presentati con il commento di Khalid Ali, Segretario Generale di IBIA, che si è così espresso:
Il 2019 ha visto fin qui una significativa flessione degli avvisi, soprattutto per il tennis. Siamo molto soddisfatti degli sforzi fatti dalle federazioni sportive per lavorare a stretto contatto con noi, e per identificare e sanzionare gli atleti corrotti. Il nostro sistema di monitoraggio globale è stato potenziato quest’anno dall’aggiunta di quattro nuovi membri, mentre altri enti sono pronti a iniziare a collaborare con noi.–Khalid Ali, Segretario Generale, IBIA