Match fixing: riprende l’Integrity Tour di Sportradar e Serie A
Riprendono gli incontri dell’Integrity Tour, il programma volto al contrasto al match fixing e alle frodi sportive, soprattutto presso il pubblico giovanile, fortemente voluto da Lega Serie A, Sportradar e Istituto Credito Sportivo. I destinatari saranno gli atleti del Campionato Primavera e i settori giovanili dei club di A.
Ciò che si prefigge il ciclo di incontri
L’educazione degli atleti, specialmente quelli più giovani e a rischio, al contrasto delle frodi sportive e dei fenomeni di match fixing è un punto cardine perché non soltanto gli eventi, ma anche la mentalità che dovrebbe stare alla base dello sport, da quello amatoriale a quello professionistico, non vengano irrimediabilmente corrotti.
È con questo obiettivo, che anche quest’anno prendono il via gli incontri dell’Integrity Tour, una serie di conferenze itineranti destinate ai ragazzi dei settori giovanili dei club di Serie A e agli atleti del Campionato Primavera, fortemente voluti dalla stessa Lega Serie A nonché da Sportradar, una delle più importanti aziende mondiali per la raccolta di dati statistici destinati ai siti scommesse online, e dall’Istituto per il Credito Sportivo.
Il primo incontro, che per questioni di conformità alle normative anti-covid avverrà naturalmente in streaming, vedrà protagonisti i giovani della Lazio e l’avvocato Marcello Presilla, responsabile di Sportradar proprio per le politiche legate al gioco responsabile. Verrà proposta una lezione sul match fixing: le sue varie forme, i suoi rischi e le conseguenze.
Verrà delineato il cosiddetto “fixer tipo”, ovvero il profilo dei criminali che si mettono in contatto con i calciatori per coinvolgerli nelle truffe e nelle combine delle partite. L’analisi di quelle che sono a tutti gli effetti tecniche di adescamento arriva persino a prefigurare forme di ricatto e minacce, che possono pregiudicare l’intera carriera della vittima.
Sarà la quinta edizione che vedrà coinvolta anche la Lega Serie A, nella sua veste di ente di formazione e educazione di tutte le figure coinvolte nel calcio italiano. La collaborazione con l’ICS (Istituto per il Credito Sportivo) aiuta Sportradar a implementare con questi cicli di incontri l’attività di controllo dei match che l’azienda svolge a livello ufficiale, in Italia e nel mondo, nella veste di organismo designato da UEFA e FIFA.
I commenti dei responsabili degli incontri
A margine della presentazione del nuovo ciclo di incontri, registriamo le dichiarazioni di alcuni dei protagonisti a livello organizzativo, iniziando proprio dall’avvocato Presilla, che ha sottolineato come il rischio di match fixing si sia intensificato nell’ultimo anno e mezzo.
La crisi socioeconomica generata dalla pandemia di covid-19 ha causato ovunque nel mondo un aumento dei fenomeni di corruzione nello sport, anche a livello di competizioni giovanili. La promessa di guadagni facili e l’incertezza sul futuro spinge molti atleti ad accettare le offerte dei criminali. Vigilare, educare e formare è vitale per salvare il calcio e lo sport.–Marcello Presilla, Responsabile Integrity, Sportradar
L’A.D. della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha invece sottolineato come la prevenzione del match fixing sia una delle priorità assolute dell’organismo da lui presieduto.
Fornire agli atleti gli strumenti per combattere la piaga del match fixing, offrendo loro una dinamica dei rischi connessi alle scommesse illegali: anche in questa stagione così complicata, il contrasto alle combine è una delle priorità della Lega Serie A.–Luigi De Siervo, Amministratore Delegato, Lega Serie A
Il presidente di ICS, Andrea Abodi, ha voluto specificare che nella stessa ragione sociale del suo ente, che è una banca sociale per lo sviluppo sostenibile di Sport e Cultura, è insito l’impegno per la lotta ai fenomeni fraudolenti.
Il nostro istituto vuole incentivare la costruzione di un sistema sportivo e culturale più sano, all’insegna di fondamenta morali salde. I valodi del calcio, in questo senso, rappresentano un modello comportamentale che deve proseguire anche fuori dal campo.–Andrea Abodi, Presidente, ICS