NBA, Sportradar fornirà dati solo a bookmaker partner ufficiali
Il provider di dati statistici Sportradar ha reso noto che non fornirà più dati statistici sulla NBA ai bookmaker americani che non sono partner ufficiali della Lega, su richiesta della stessa. Anche la MLB starebbe pensando di adottare una soluzione simile.
Sportsradar-NBA: i retroscena della decisione
ESPN ha diffuso la notizia che i bookmaker degli Stati Uniti hanno ricevuto un ultimatum da Sportradar, fornitore ufficiale di dati NBA agli operatori di scommesse sportive americani in cui tale attività è legale, che informa i clienti del provider che “solo gli operatori di gioco autorizzati della NBA sono idonei a ricevere il feed ufficiale dei dati NBA”.
Se l’ultimatum dovesse entrare in vigore, impedirebbe ai siti di scommesse di offrire un gran numero di mercati live sul campionato di basket più importante del mondo. Il prezzo da pagare per i bookmaker a stelle e strisce dovrebbe aggirarsi presumibilmente intorno allo 0,25% degli introiti sulle giocate riguardanti la National Basketball Association, in modo da diventare partner ufficiali della Lega.
La posizione di NBA e MLB sulle scommesse sportive
Le leghe professionistiche americane NBA e MLB sono state tra i maggiori sostenitori dell’abolizione del PASPA e della conseguente legalizzazione delle scommesse negli Stati Uniti. Il settore, data la recente svolta, è ancora in attesa di trovare un assetto definito.
Sia la NBA che la MLB avevano nei mesi scorsi avanzato richieste di royalties nei confronti degli operatori del mondo delle scommesse, chiedendo in un primo momento l’1% degli introiti sui rispettivi sport. A inizio maggio il Tennessee è diventato il primo Stato americano ad introdurre una legge che obbliga i bookmaker a utilizzare come riferimento solo i dati ufficiali forniti dalle leghe professionistiche.
Recenti statistiche ufficiali rilasciate dallo Stato del New Jersey hanno evidenziato come le scommesse sul basket abbiano rappresentato il 32,5% delle giocate totali effettuate nei primi quattro mesi del 2019, con un gettito pari a 28,4 milioni di dollari. Visto il trend delle scommesse live, che negli ultimi tempi hanno superato in volume e spesa quelle pre match, una esclusione dalla fornitura di dati ufficiali potrebbe significare una perdita consistente nelle entrate dei bookmaker statunitensi.