Nuove concessioni: regole tecniche inviate alla Commissione UE
Nel documento redatto dall’Agenzia Dogane e Monopoli ed inviato dal Governo Meloni alla Commissione Europea, circa le regole tecniche per le nuove concessioni di gioco online, ci sono alcune voci inevitabilmente destinate a far discutere.
Regole tecniche gioco online: nuovo limiti in vista
Il 18 luglio scorso, il Governo Meloni ha provveduto a notificare alla Commissione Europea il documento, redatto dagli esperti dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) e Sogei, contenente le regole tecniche per le nuove concessioni online. Si tratta di uno step previsto dall’iter, e che adesso fermerà tutto per tre mesi. In questo periodo, detto di “stand still”, ogni paese membro potrà sollevare eccezioni.Tuttavia, oltre alle eventuali osservazioni avanzate da altri partner europei, le norme contenute nel documento potrebbero innescare anche qualche polemica tra gli operatori del settore e delle eventuali conseguenze sulla competitività del settore rispetto alla concorrenza illegale. Ci sono, infatti, alcune nuove norme controverse, in particolare relative ai limiti di tempo e di spesa per i giocatori sotto i 24 anni.
Nel capitolo 11 del documento, infatti, si stabilisce che i giocatori di età compresa tra i 18 e i 24 anni avranno un limite di spesa da massimo 50€ al giorno. Come “spesa” si intendono gli importi giocati meno le eventuali somme vinte o rimborsate. Previste forti limitazioni anche alla durata massima della sessione di gioco: due ore al giorno, per gli under 24.
I possibili problemi causati dalle nuove norme
I limiti di spesa e di durata sessione sono sicuramente le parti più controverse del documento: si parla dei minori di 24 anni, ma anche di chiunque apra un nuovo conto. Nella fase di prima attivazione il limite di spesa quotidiana sarebbe comunque di 100€ (ricarica massima di 200€) e quello temporale di 3 ore al giorno.
Insieme a strumenti già esistenti come limiti personali e autoesclusione dal gioco, queste norme vanno nella sacrosanta direzione di rispetto dei canoni del gioco responsabile. Tuttavia non mancano criticità, in primis di natura tecnica: si pensi ad esempio ai tornei di poker online, che possono richiedere ben più di due ore di tempo a fronte di una unica spesa già sostenuta.
Quello di un torneo già acquistato e che diventerebbe impossibile da portare a termine è solo il più evidente degli aspetti controversi di queste norme tecniche. Un altro è invece di natura più politica. In rete e anche nelle agenzie di gioco pullula l’offerta di operatori sprovvisti di licenza ADM, che si pubblicizzano in maniera spregiudicata e certo non prevedono limiti alle sessioni di gioco.