Osservatorio sul gioco ridisegna le aree di interesse del settore

Un’indagine durata 3 anni che ha prodotto un articolato documento per ridefinire le priorità di un intero settore: dall’Osservatorio del Ministero della Salute sul gioco uno sguardo al futuro del gaming, non solo in Italia.

Dall’Osservatorio sul gioco uno sguardo al futuro

Libri su una scrivania, logo Ministero della Salute

Osservatorio sul gioco: ecco il futuro del settore

Parlando del settore del gioco d’azzardo e del suo possibile futuro, spesso si sono utilizzati termini come “sostenibilità” e “responsabilità”. Infatti, le conclusioni dell’indagine effettuata dall’Osservatorio del Ministero della Salute sul gioco vanno proprio in quella direzione. Si tratta di un lavoro durato 3 anni, che ha prodotto un documento dal quale emerge come dovranno cambiare le priorità del settore.

Dal monitoraggio effettuato è nato un documento che copre 7 tesi: funzione dell’osservatorio; attività svolte in riferimento alla programmazione delle Regioni; servizi sociosanitari nel biennio Covid-19; bilancio attività regioni/SSN; sistema di supporto all’analisi dei dati e repertorio delle informazioni per il ministero della salute; necessità di un criterio unitario per valutare la coerenza tra gioco pubblico e tutela della salute; raccomandazioni di fine mandato.

Ognuna di queste tesi sottende a delle precise raccomandazioni, da parte dell’Osservatorio stesso su un settore monitorato così a lungo. L’aspetto più importante di tutto il documento è l’individuazione di 4 grandi aree con diversa scala di priorità. Dalla più alla meno importante, la salute e la coesione sociale, la sicurezza pubblica, la fiscalità, l’attività d’impresa.

Governo Meloni: focus sul gioco responsabile

Fin dal momento del suo insediamento, si è parlato molto del possibile atteggiamento del Governo Meloni rispetto al settore-gioco. Non è un segreto che i componenti del nuovo esecutivo lascino pensare che la stagione dell’oltranzismo possa essere finita. Se non è ancora chiaro il destino dei divieti contenuti nel Decreto Dignità, si parla da tempo del possibile ritorno delle sponsorizzazioni nel calcio italiano.

Ciò però non significherebbe certo un ritorno tout court al passato, poiché la sensibilità sui tempi della Dipendenza da gioco d’azzardo (DGA) è ormai molto forte un po’ in tutti gli schieramenti politici, così come nel paese. Anzi, le argomentazioni strutturate nel documento non lasciano spazio a fraintendimenti: è richiesto un cambio di paradigma, con una crescente centralità per gli aspetti socio-sanitari.

La scala delle priorità è chiara, dunque si dovranno aggiornare le linee d’azione, che prevedono un maggiore investimento nelle strutture sanitarie e sociali, un costante monitoraggio del gioco online e di quello fisico, e un coinvolgimento maggiore delle famiglie, le vere vittime di situazioni in cui qualcuno tra i propri cari cade nel vortice del gioco problematico.

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