Premier League e betting partner, una relazione sempre più salda
Anche nella stagione 2018/19 la Premier League si conferma come il campionato più ricco del pianeta. Il volume d’affari e il conseguente valore economico del massimo campionato inglese sono in costante crescita. Tra gli investitori che maggiormente sono impegnati nel torneo ci sono i bookmaker online: l’industria del betting, infatti, coprirà ben il 45% del mercato delle sponsorizzazioni sulle divise da gioco.
I bookmaker e le sponsorizzazioni in Premier League
L’Inghilterra è storicamente la patria delle scommesse: non sorprende, dunque, che l’investimento pubblicitario dei bookmaker in un mercato come quello del calcio sia notevole e radicato da molti anni. La sponsorizzazione che riceve maggiore visibilità è naturalmente quella sulle divise da gioco delle squadre di Premier League. Basti pensare che, solo per l’appena iniziata stagione 2018/19, è stato calcolato che il valore complessivo delle cosiddette jersey-sponsorship, ovvero la possibilità di avere il marchio dello sponsor direttamente sulla maglia ufficiale di una squadra, supererà la cifra record di 346 milioni di euro, con una crescita addirittura del 300% rispetto a otto anni fa. In questo contesto è proprio l’industria del gioco quella che spicca più di tutte: i vari Betway, William Hill, SportPesa e compagnia, infatti, copriranno il 45% del mercato delle sponsorizzazioni sulle divise da gioco. Che si tratti del Manchester City o dello United, del Liverpool o del West Ham, insomma, quasi una squadra su due, nella Premier League di quest’anno, porta il marchio di uno dei bookmaker online più famosi.
La situazione in Italia
Anche nel campionato italiano di Serie A, almeno fino alla scorsa stagione, la relazione tra società e betting partner era piuttosto solida. Senza arrivare ai numeri del campionato inglese in termini di volume economico, molti dei più importanti team del nostro campionato intrattenevano rapporti commerciali con i siti scommesse online, anche se, nella maggior parte dei casi, sotto forma di “semplice” sponsorizzazione sui cartelloni a bordo campo e non con la presenza del marchio sulla divisa da gioco, con qualche eccezione rappresentata dal cosiddetto back sponsor, ovvero quello che compare sul retro della maglia sotto al numero del calciatore. In seguito però all’approvazione da parte del governo del cosiddetto Decreto Dignità, la situazione è destinata a cambiare a partire dal gennaio 2019, mese in cui il decreto entrerà in vigore, per poi diventare operativo dal mese di giugno: verrà infatti vietato qualsiasi tipo di pubblicità diretta o indiretta riferita al gioco d’azzardo e alle scommesse.