Problem Gambling Ireland: come prevenire il gioco problematico
Problem Gambling Ireland, associazione irlandese che si batte contro il gioco problematico, ha espresso il suo parere indicando ai bookmaker alcuni punti da seguire per combattere il fenomeno della dipendenza da gioco. Tra i principali imputati, programmi VIP e carte di credito.
Il decalogo secondo Problem Gambling Ireland
In un’intervista rilasciata a EGR Compliance, Barry Grant, amministratore delegato dell’associazione Problem Gambling Ireland, ha dichiarato che gli operatori irlandesi potrebbero fare di più per combattere il gioco problematico nel suo paese. Il CEO dell’ente benefico ha poi enumerato una serie di provvedimenti che potrebbero essere adottati per perseguire questo scopo, alcuni dei quali già in vigore in altri stati come il Regno Unito.
In particolare, sul banco degli accusati sono finiti i pagamenti con carta di credito: ai giocatori dovrebbe venire concessa la possibilità di autoescludersi da questa modalità di deposito. Inoltre, altre azioni che potrebbero giovare nella lotta alla dipendenza, continua Grant, sono la limitazione delle scommesse gratuite, l’imposizione di limiti di deposito e la chiusura dei programmi VIP dei bookmaker.
Cosa ci si aspetta dal governo irlandese
Problem Betting Ireland chiede da alcuni anni che la legge irlandese in materia di gioco d’azzardo venga modernizzata, ma per il momento il governo è stato sordo a queste richieste. In questo momento è però in corso la campagna elettorale per le elezioni politiche e questo tema potrebbe entrare a buon diritto nel dibattito pubblico, visto che in Irlanda il gioco d’azzardo online non è regolato in alcun modo.
La risposta del Dipartimento di giustizia irlandese, preposto alla regolamentazione del gioco d’azzardo, non si è fatta attendere. Ha fatto sapere in una nota che la limitazione all’uso di carte di credito per il gambling e le scommesse è un’idea che va presa seriamente in considerazione. Le autorità irlandesi hanno anche fatto sapere che stanno lavorando alla creazione di un’authority indipendente, sul modello di quelle di altri paesi europei, da istituirsi entro il 2020.
Sharon Byrne, presidente della Irish Bookmaker Association (IBA) ha dichiarato che gli operatori di gioco irlandesi vedono positivamente qualsiasi iniziativa pubblica in grado di regolare il settore e tutelare e proteggere i propri clienti, introducendo pratiche di responsabilità sociale.