Pronto l’albo dei Punti Vendita Ricariche: chi potrà iscriversi
L’ufficialità arriverà solo con la Determina di Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli, ma il nuovo albo che censirà i Punti Vendita Ricariche è praticamente realtà. Le info su costi e criteri di iscrizione.
Arriva l’albo PVR: tutto quello che c’è da sapere
Il countdown per una delle novità più attese nel settore del gioco pubblico legale italiano è iniziato. A giorni arriverà la Determina Direttoriale dell’Agenzia Dogane e Monopoli che darà il via all’albo dei Punti Vendita Ricariche, il primo tentativo di censimento dei cosiddetti PVR. Il documento, che avrà la firma del direttore ADM Roberto Alesse, dovrebbe poi diventare già operativo entro fine mese.
L’iscrizione al neonato albo dei PVR avrà un costo annuale di 100€ e la registrazione ha una sola modalità possibile: quella telematica. Esclusa, dunque, quella cartacea. Ma chi potrà iscriversi? La possibilità riguarda tutti i titolari di rivendite di generi di monopolio autorizzati alla raccolta di gioco. Nella definizione di “rivendita” sono incluse sia quelle ordinarie che quelle speciali.
Ai fini della registrazione, sono inoltre eleggibili tutti quei soggetti titolari di autorizzazione ai sensi degli art.86/88 del TULPS, che già esercitano attività di Punti Vendita Ricariche, in forza di accordi eventualmente sottoscritti con i concessionari. In generale, nelle previsioni dell’Agenzia Dogane e Monopoli, l’albo dovrebbe arrivare a coprire circa 30.000 dei 50.000 Punti Vendita Ricariche esistenti sul territorio nazionale.
L’albo PVR avanguardia del riordino fisico
Come sicuramente saprà già chi ci segue abitualmente, l’istituzione dell’albo dei PVR era stata inserita nel testo che normava il riordino del gioco online, al quale il Governo Meloni aveva dato priorità. Anche il gioco fisico necessita di nuove misure e di una nuova cornice normativa, e questa arriverà certamente, ma adesso l’Esecutivo è fortemente impegnato con la Legge di Bilancio 2025 e le sue tempistiche ristrette.
Pertanto, il riordino del gioco fisico è stato di fatto rinviato a gennaio. Per allora, l’albo dei PVR sarà già attivo da un po’, e dunque ci sarà anche una buona base di partenza, sicuramente operativa ma anche economica. Qualora venissero rispettate le previsioni di ADM sul numero di PVR registrati, si tratterebbe di un introito da 3 milioni di euro per l’Erario.
Questi 3 milioni non sono in assoluto una cifra che sposta molto, ma è il caso di ricordare che andranno ad aggiungersi ai tanti soldi che Stato ed Erario incassano da un comparto retail in sorprendente salute. Nonostante il sorpasso da parte del gioco online, infatti, nell’ultimo Libro Blu di ADM la raccolta del comparto fisico ha fatto registrare un aumento del 43% sull’anno precedente.