Riforma del gioco in Olanda: stop a pubblicità e sponsorizzazioni
A meno di un anno dalla sua legalizzazione, avvenuta nell’ottobre del 2021, il gioco online in Olanda continua ad essere oggetto di riforme a 360 gradi. Le ultime novità in questo senso riguardano la pubblicità sui media e le sponsorizzazioni a livello sportivo.
Il governo olandese cambia le regole del gioco
Con circa 2 milioni di giocatori e un valore stimato pari a una cifra compresa tra 800 e 900 milioni di euro – includendo scommesse sportive, instant game e poker online – il mercato del gioco d’azzardo in Olanda sembrava pronto a decollare definitivamente lo scorso autunno ma è stato invece da subito al centro di numerose critiche, spesso opinabili, da parte dell’opinione pubblica.
Le proteste dell’associazione consumatori (Consumenbond) circa i rischi relativi a pubblicità troppo invasive e azzardopatia si scontravano con le risposte degli operatori titolari di licenza, che facevano notare come numerosi studi indicassero proprio nella presenza del gioco legale il più importante freno a quello non regolamentato e dunque illegale. Il governo olandese ha, infine, preparato un disegno di legge che riformerà completamente il settore.
Dallo scorso 1° luglio, una modifica delle regole aveva già proibito alle celebrità (modelli, cantanti, sportivi ed ex sportivi, influencer) di pubblicizzare i casinò online. Il prossimo passo sarà quello di vietare le pubblicità in tv e in radio a partire dal 1° gennaio 2023 e di limitarla sul web solo a chi avrà già compiuto 24 anni e mostrato interesse nell’argomento con ricerche attive.
Italia, Olanda, UK: la situazione è la stessa
Dal 2024, gli operatori non potranno più pubblicizzare o sponsorizzare programmi televisivi o eventi pubblici. L’anno successivo, invece, saranno vietati gli sponsor nello sport: una notizia che certo non farà piacere al club calcistico più famoso e titolato d’Olanda, l’Ajax Amsterdam, che appena un mese fa aveva annunciato di aver raggiunto un accordo pluriennale con Unibet, che avrebbe versato nelle casse dei Lancieri circa 3 milioni di euro a stagione.
Quanto accade in Olanda ricorda quanto succede anche nei mercati più importanti d’Europa come Gran Bretagna e Italia: la Serie A ha dovuto fare a meno degli sponsor legati al mondo delle scommesse con l’entrata in vigore del Decreto Dignità, che ha vietato anche le pubblicità. Lo stesso sta per accadere con nella Premier League inglese e, in generale, nel mercato britannico.
Si tratta di un confronto sempre più ideologico: gli operatori sostengono che il gioco legale impedisca a quello illegale di crescere, citando numeri e grafici a loro favore, mentre le voci contrarie affermano che non viene fatto abbastanza e che il mondo dei casinò online e delle scommesse viene presentato come “troppo roseo” e attraente per i soggetti a rischio di azzardopatia. La speranza, a ogni latitudine, è che possa essere trovato un punto d’incontro ragionevole per salvaguardare entrambe le parti in causa.