Riforma dell’ippica: con il Decreto Sovvenzioni cambia tutto 

Il recente Decreto Sovvenzioni, illustrato dal sottosegretario del MASAF Giacomo La Pietra, è destinato a cambiare radicalmente il panorama dell’ippica italiana. Infatti, era un provvedimento fortemente atteso da tutto il settore, da tempo in crisi.

Decreto Sovvenzioni: come cambia l’ippica italiana

Cavallo e fantino

I nuovi parametri del Decreto Sovvenzioni 

La riforma dell’ippica era qualcosa che tutto il settore attendeva da anni, provando a barcamenarsi tra vari livelli di crisi: momento economico in generale, calo dei volumi di scommesse anche nelle abitudini degli italiani e mancanza di competitività internazionale. A fine marzo, il MASAF (Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste) ha finalmente posto fine all’attesa, pubblicando il cosiddetto Decreto Sovvenzioni.

Il provvedimento è stato definito “epocale” ma, per una volta, non si tratta di un termine utilizzato a sproposito. Grazie ad esso, infatti, vengono stanziati fondi e stabiliti i parametri che ne regoleranno la distribuzione, ma anche i rapporti tra la politica e le società che gestiscono più di 35 ippodromi sul territorio nazionale. Ne ha illustrato il contenuto il sottosegretario del MASAF Giacomo La Pietra.

La Pietra ha sottolineato gli aspetti che rendono rivoluzionaria la portata del Decreto Sovvenzioni, poiché introduce il concetto di qualità nelle valutazioni, nella classificazione degli ippodromi italiani e nei criteri sui quali si baserà la distribuzione di fondi per 44 milioni di euro. Di questi, 37 saranno sotto forma di vera e propria sovvenzione, mentre 7 saranno legati agli investimenti.

MASAF: i nuovi parametri dell’ippica

Sembra trascorsa una vita dalle leggendarie imprese di Varenne. Venticinque anni sono comunque un tempo notevole, in un settore in rapido cambiamento come l’ippica, e l’assenza di grandi campioni rende tutto più difficile. Al settore servono investimenti come quelli di Massimiliano Allegri, con tutta l’esposizione mediatica che ne consegue, ma per uscire da una sorta di auto-ghettizzazione serviva soprattutto un provvedimento che cambiasse paradigma.

Costo giornata di corse, Distribuzione in base alla Classificazione, Premialità e Attività Istituzionale. Sono questi i quattro parametri individuati dagli esperti del MASAF per la valutazione degli ippodromi, e a ognuno di essi è legata una percentuale di valore economico. Il “costo giornata” è una vera novità, perché determina un fisso parametrato a determinati fattori (feriale/festivo, diurno/notturno) e fa cadere il concetto di stagionalità.

Viene poi istituita una classificazione degli ippodromi: Strategici, Nazionali, Regionali e Promozionali. I cosiddetti ippodromi plurispecialità potranno mantenere una sola graduatoria. Gli ippodromi strategici saranno tre per ciascuna specialità, mentre i Nazionali saranno 9 per il trotto e 5 per il galoppo. La Premialità è un parametro dinamico che coprirà circa metà della quota residua, mentre l’Attività Istituzionale riguarda in buona parte il futuro ruolo dell’ippodromo di Roma.

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