Riordino del gioco fisico: le proposte del MEF e le tempistiche

Dopo la priorità data a quello online, anche per il riordino del gioco fisico si potrebbe avvicinare il momento tanto atteso. Nel frattempo, il MEF ha formulato alcune proposte che rappresentano certezze da cui partire.

Le proposte MEF per il riordino del gioco fisico

Ministero dell'economia e delle finanze

Gioco fisico: la speranza arriva dal MEF

I tempi sono ormai quasi maturi per il riordino del gioco fisico. Lo pensa il Ministro Giancarlo Giorgetti, a capo del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che ha prodotto un documento molto importante. In esso, sono contenute alcune proposte da recapitare alle Regioni, riguardanti la futura regolamentazione di tutto il comparto cosiddetto “retail”, che comprende sale scommesse, sale slot/VLT e altri esercizi generalisti.

La linea tracciata dal MEF è comunque quella di una riduzione, sia di alcuni tipi di intrattenimento che dei relativi orari di apertura, oltre a una serie di proposte volte a istituire delle certificazioni in materia di controllo del gioco responsabile. In generale, il documento del Ministero prevede un totale di circa 55.000 punti vendita su tutto il territorio nazionale.

La ripartizione di questi 55.000 esercizi dovrebbe essere la seguente: 10.000 agenzie di scommesse, 5.000 tra sale slot, AWP e VLT, mentre circa 40.000 dovrebbero essere gli esercizi generalisti che potranno ospitare al loro interno dele slot. In generale, il MEF prevede anche una riduzione del parco macchine AWP, da 250 a 200mila, mentre le VLT scenderebbero da 55mila a 45mila circa.

Il gioco tra tasse, distanze e certificazioni

Fin dall’insediamento del Governo Meloni, è stata chiara l’intenzione di mettere mano al settore del gaming per consolidarlo, visto che dalle tasse sul settore gioco arrivano ogni anno molti soldi, indispensabili per finanziare le politiche di qualsiasi governo. E il gioco pubblico italiano, nel 2023, ha portato quasi 7 miliardi all’Erario. Molti si sono chiesti come mai, per il riordino, si sia data priorità al gioco online.

Al di là dell’essere comparto in fortissima crescita, l’online comporta meno problemi rispetto al live, da un punto di vista politico, sociale e burocratico. Infatti, una delle complicazioni del riordino del gioco fisico è dato dal fatto che necessita dell’approvazione delle Conferenza delle Regioni. I motivi di ciò sono ovvi e comprensibili, visto che sono poi le istituzioni regionali a dover gestire anche le ricadute sociali e sanitarie.

In tal senso, il documento del MEF chiarisce il concetto di “luoghi sensibili”, definendo tali le scuole medie e superiori, e le strutture sanitarie che curano dipendenze. Un’altra proposta è quella di una certificazione per gli esercizi generalisti, in materia di tutela del gioco responsabile. Gli esercizi certificati potrebbero essere esenti dalle direttive del distanziometro. La Conferenza delle Regioni dovrebbe riunirsi e decidere il 14 novembre.

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