Riordino gioco fisico: verso l’accordo MEF-Regioni, ok l’Albo PVR
Quello attuale è un periodo di grande fermento normativo per un comparto storico del gaming. Si va infatti verso il riordino del gioco fisico, per il quale si prospetta un accordo tra Regioni e MEF.
L’Albo Punti Vendita Ricariche è realtà
Anche se il riordino del gioco fisico non è ancora ufficialmente partito, ci sono degli atti ufficiali che rappresentano segnali importanti in questa direzione. Il più rilevante di tutti è di certo la creazione dell’Albo Punti Vendita Ricariche, partita ufficialmente con una determinazione direttoriale firmata il 25 ottobre scorso da Roberto Alesse, capo dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) che regola il settore in Italia.
Quel documento stabilisce tutti i criteri e le fattispecie necessari a regolare il neonato albo di registrazione e stabilire date, requisiti e modalità di iscrizione, rapporti con i concessionari, controlli e infine procedure di sospensione e cancellazione. È possibile iscriversi all’albo dal 3 al 18 novembre 2024 (siamo quindi in dirittura di arrivo) e soltanto in modalità telematica.
Hanno titolo ad iscriversi i titolari di rivendite di generi di monopolio autorizzati alla raccolta di gioco pubblico, ma anche soggetti che già esercitano l’attività di PVR, ma anche titolari di esercizi generalisti aperti al pubblico, in possesso di apposita autorizzazione. Il costo dell’iscrizione all’Albo Punti Vendita Ricariche è di 100€ annui. Gli iscritti ottengono anche una targa di riconoscimento.
Riordino gioco fisico: verso l’accordo Regioni-MEF
Se la creazione dell’Albo PVR – di cui è possibile consultare l’intero documento qui rappresenta come detto un segnale importante verso la realizzazione dell’agognato riordino del gioco fisico, le recenti indicazioni che arrivano dalla politica sembrano confermare il tutto. Non sappiamo ancora l’esito dell’incontro tecnico tra Governo e Regioni che si doveva tenere il 14 novembre, ma sempre dalle regioni sono giunte novità.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nelle settimane scorse, aveva preparato un documento da sottoporre proprio alla Conferenza delle Regioni, in cui c’erano tutte le proposte per quella parte di riordino che tocca direttamente la gestione del territorio. A queste sono arrivate in risposta richieste su modifiche riguardanti il numero degli esercizi e la spinosa questione del distanziometro.
Le Regioni chiedono una diminuzione degli esercizi generalisti dai 40.000 proposti dal MEF a 34.000. Le sale dedicate dovrebbero scendere da 5mila a 2.250, i punti scommessa da 10.000 a 8.000. Inoltre, le slot andrebbero tagliate del 28%, le VLT del 25%. Anche sulla questione delle distanze e degli orari di apertura, inoltre, le Regioni non sembrano intenzionate a scendere a compromessi.