Riordino gioco online: al lavoro sulle regole, ma da Bruxelles…

Quella del riordino del gioco online pare diventato una sorta di saga, o meglio una lotta contro il tempo. Mentre Sogei e ADM lavorano su regole e documenti, da Bruxelles arriva una segnalazione potenzialmente pericolosa.

Riordino gioco onlne: è lotta contro il tempo

Riordino gioco online

Riordino gioco online: Sogei e ADM al lavoro

Se seguite un po’ le vicende relative al mercato gaming legale in Italia, saprete che lo scorso aprile è diventato legge il riordino del gioco online. L’obiettivo è quello di procedere con le gare per l’assegnazione delle nuove concessioni, e di farlo prima possibile. Nelle intenzioni dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) si vorrebbe chiudere tutto prima della fine dell’anno.

Però c’è sempre un però, come si suol dire. E anzi in questo caso sono più di uno. Il complesso iter prevede che vengano stilate le regole tecniche, come stabilito dal decreto approvato. Sogei e la stessa ADM sono attualmente al lavoro, per creare la cornice dettagliata di regole su diverse misure previste nel riordino, a partire dalle misure di tutela del giocatore.

Una volta che regole e documenti saranno a posto, servirà un parere positivo da parte del Consiglio di Stato, dopo il quale si procederà a inviare la relazione tecnica a Bruxelles, dove ha sede la Commissione Europea, per il canonico periodo di stand still, che durerà tre mesi. Proprio per questa tempistica, il Governo Meloni vorrebbe che l’invio avvenisse entro l’inizio dell’estate.

Da Bruxelles un possible problema

Nonostante sia uscito in Gazzetta Ufficiale dal 3 aprile scorso, il riordino del gioco online rischia di vedere il suo percorso minato dalla burocrazia. In un iter già così complesso, un solo inghippo può bastare per allungare le tempistiche in maniera imprevedibile. E, purtroppo, è proprio ciò che potrebbe succedere, almeno secondo una notizia uscita nei giorni scorsi su alcuni portali di settore.

Infatti, sarebbe partita una segnalazione per mancata notifica di regole tecniche, in relazione proprio al DL del 25 marzo scorso, ovvero quello del riordino del gioco online. La Commissione Europea starebbe vagliando tale segnalazione, che potrebbe sfociare in un nulla di fatto ma anche portare all’apertura di una procedura di infrazione. Ovviamente nessuno si augura uno scenario del genere, ma bisognerà attendere la fine dell’indagine da parte della Commissione.

Già qualche anno fa, nel 2017, la Commissione Europea aveva aperto 6 procedure d’infrazione sul gioco online, che però poi erano state chiuse senza conseguenze. Si spera che l’esito sia analogo, per un provvedimento importantissimo su vari fronti, dalla gara per le nuove concessioni all’innovazione dell’albo per censire i circa 30.000 Punti Vendita Ricariche (PVR) potenzialmente interessati alla regolarizzazione.

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