Riordino settore giochi: la Delega Fiscale approda alla Camera
La Delega Fiscale, arrivata di recente alla discussione presso la Camera dei Deputati, sarà cruciale anche per il settore dei giochi, che potrebbe finalmente avere il riordino più volte auspicato e annunciato, ma mai realizzato.
Delega Fiscale: cosa dice sui giochi pubblici
Da diversi giorni è in discussione alla Camera dei Deputati un disegno di legge molto importante, presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Si tratta della famosa “Delega Fiscale”, molto attesa da diversi ambienti dell’economia e della società, compreso il settore dei giochi pubblici. La ragione è quel riordino del settore giochi che viene regolarmente annunciato e poi rimandato da almeno 3 lustri.
Il Governo Meloni sembra non voglia lasciarsi sfuggire l’occasione di riuscire dove gli esecutivi precedenti hanno fallito, e infatti nel disegno di legge c’è un intero capitolo dedicato al settore dei giochi: il numero 13. Gli ambiti di possibile intervento sono moltissimi, ma forse quello ritenuto prioritario è l’adeguamento fiscale, sia sui singoli giochi che in termini di rendicontazione e controllo.
L’annunciata intenzione del Governo, già resa esplicita nelle conclusioni dell’indagine effettuata di recente dall’Osservatorio del Ministero della Salute, è quella di mantenere alta l’attenzione e la sensibilità istituzionale sulla protezione delle fasce più a rischio, soprattutto i minori, garantendo l’attuale gettito fiscale. Infatti, nel disegno di legge ci sono proposte di rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione ma anche obblighi di formazione più stringenti.
Dal Decreto Dignità ai PVR: cosa succederà
Non è certo un segreto che una delle intenzioni del Governo Meloni sia quella di smontare il Decreto Dignità a 360 gradi, sia nelle parti relative al lavoro e alle politiche sui contratti, sia in quella che riguarda il gioco. Voci insistenti parlano da mesi di un possibile ammorbidimento del Decreto Dignità e il DDL pare confermarlo in parte.
Le priorità saranno la tutela della salute e dell’ordine pubblico, l’intensificazione del contrasto al gioco illegale e a possibili infiltrazioni criminose nel settore del gioco legale, l’armonizzazione fiscale. Per quanto riguarda il gioco fisico è previsto un accordo con regioni ed enti locali, in modo da migliorare il controllo delle attività sul territorio, proteggendo al contempo i luoghi sensibili tramite il cosiddetto distanziometro.
I nuovi provvedimenti sulla distanza minima riguarderanno le sale scommesse ma anche i cosiddetti PVR, tipologia di attività in forte crescita sul territorio. Inoltre, è possibile che vengano ritoccati al ribasso alcuni limiti di giocata e di vincita, peraltro già oggetto di un rialzo nell’agosto scorso, proprio poche settimane prima che le elezioni politiche cambiassero completamente lo scenario.