Scommesse: anche la Svezia si aggrega nella lotta al match-fixing

La lotta al match-fixing, ovvero il fenomeno delle partite truccate, non conosce confini essendo un problema su scala mondiale. Anche per questo è importante il memorandum d’intesa tra l’autorità svedese per il gioco e l’IBIA.

SGA-IBIA: intesa contro il match-fixing

Due mani che si stringono, logo IBIA, logo SGA

SGA e IBIA insieme contro il match-fixing

Il settore del gioco online, in particolare quello delle scommesse sportive, è obbligato a fare quadrato, fronte unico contro le derive criminali che quotidianamente attentano al benessere e alla sopravvivenza stessa dell’industria legale. Minacce come quella del match-fixing sono sempre più una priorità, sia per gli operatori che per gli stati che regolamentano i mercati e ne incassano le tasse dai proventi.

Come accaduto recentemente in Brasile, anche la Svezia si unisce all’azione di contrasto globale a questo fenomeno. Per chi non lo sapesse, si parla di match-fixing quando il risultato di un evento sportivo viene alterato, o deciso a tavolino, per guadagnare illecitamente dalle scommesse sull’evento stesso. C’è un organismo che si occupa di monitorare e contrastare il fenomeno, ed è l’IBIA – International Betting Integrity Association.

L’IBIA ha recentemente siglato un memorandum d’intesa con Spelinspektionen, noto con l’acronimo internazionale SGA (Swedish Gambling Authority) e che rappresenta più o meno l’equivalente della nostra Agenzia Dogane e Monopoli per il paese scandinavo. L’intesa è volta a unire gli sforzi, condividendo informazioni su attività di scommesse sospette nell’ambito dello sport svedese. Del resto, la maggior parte degli operatori legali svedese è già aderente a IBIA.

Le dimensioni del fenomeno e le armi del settore

Quanto è realmente diffuso il match-fixing in Europa e nel mondo? Difficile da dirsi, ma ad esempio un recente report di Europol parla di coinvolgimento anche di procuratori e dirigenti sportivi, oltre che di casi a livello di sport giovanile. Una situazione estremamente preoccupante, che solo un’azione coordinata fra istituzioni, operatori e forze dell’ordine può sperare di contrastare con efficacia.

In tal senso, se associazioni come IBIA hanno una larga adesione e database sempre più grandi, mantenere integro il settore delle scommesse sportive non è un sogno. Infatti, Khalid Alì, CEO di IBIA, si è detto entusiasta dell’accordo con la SGA, perché avere accesso ai dati sulle transazioni sospette è essenziale per facilitare l’attività investigativa. Di identico avviso è Camilla Rosenberg, direttore generale SGA.

Nella pratica, come può concretizzarsi l’attività di contrasto al match-fixing? Bloccare gli account sospetti e le relative transazioni è una delle armi a disposizione, che può e deve essere potenziata a livello legislativo. Infatti, la stessa Swedish Gambling Authority ha annunciato nello scorso dicembre una riforma globale del settore, che adeguerà le normative per rendere sempre più trasparente l’industria del gaming in Svezia.

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