Scommesse, il Governo proroga le concessioni fino a giugno 2024
Il settore del gioco legale in Italia ha tirato a fine giugno un grande sospiro di sollievo. Con la fine del mese scadevano infatti le concessioni per le scommesse, che proprio in extremis sono state infine prorogate dal Governo.
Concessioni sulle scommesse, arriva la proroga
Il testo, inserito nel decreto approvato dalla Camera per l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha prolungato le concessioni in scadenza al 30 giugno 2022 esattamente di due anni. Una mossa che ha visto i ministri italiani precedere addirittura l’autorità preposta, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per risolvere una situazione che rischiava di frenare l’intero settore.
Nessun operatore infatti avrebbe più potuto raccogliere giocate in nessun tipo di forma dal 1° luglio senza l’intervento del Parlamento, che ha comunque promosso una proroga fortemente voluta da Federico Freni, sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dall’ADM, che adesso conta nella possibile riorganizzazione dell’intero settore del gioco legale entro i prossimi due anni.
Successivamente alla conversione in legge del PNRR, avvenuta esattamente il 29 giugno 2022 a 24 ore dalla scadenza, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato una direttiva firmata dal direttore generale Marcello Minenna che ha definito nello specifico le modalità di attuazione della proroga sulle concessioni dal punto di vista economico e delle garanzie richieste, oltre alle eventuali sanzioni in caso di inadempimento.
Riforma del gioco legale entro il 2024?
Ogni esercizio dovrà versare un importo annuale per ogni diritto di cui si intende prorogare la concessione. Questo sarà pari a 7.500 € nel caso il punto vendita abbia il gioco pubblico come attività principale e di 4.500 € se questa invece risulta essere accessoria. I versamenti devono essere effettuati in due rate – scadenza ottobre e aprile dell’anno successivo – mentre le garanzie devono essere valide fino alla fine del 2025.
Per molti analisti ed esperti del settore, la proroga delle concessioni sulle scommesse potrebbe rappresentare il primo passo verso la riforma e il definitivo riordino del gioco legale in Italia. Qualcosa di cui il settore, uno dei più ricchi e contributivi a livello erariale in Italia, sembra avere particolarmente bisogno dopo casi recenti come il cosiddetto “LAN-gate” e la presunta “tassa sui biliardini”.
Situazioni che sono state risolte ma che rappresentano perfettamente i vari vuoti normativi presenti che una seria riforma dovrebbe andare ad affrontare. Una cosa di cui si parla da tempo – ad esempio concentrare le “sale fisiche” in determinate zone della città – e che in tanti avvertono come una necessità ma che fino a oggi non è mai diventata realtà. Entro il 30 giugno 2024 sarà finalmente possibile?