Scommesse negli USA, bilancio a un anno dalla la reintroduzione

Era il maggio del 2018, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiarava incostituzionale il divieto a giochi e scommesse contenuto nella legge federale denominata PASPA. Cosa è cambiato da quel momento? Proviamo a tracciare un bilancio del pianeta betting a stelle e strisce a poco più di un anno dalla legalizzazione del comparto.

Maggio 2018: (ri)parte la corsa alle scommesse

La bandiera degli Stati Uniti d'America

Un primo bilancio sulle scommesse negli USA, a poco più di un anno dalla loro reintroduzione.

Può sembrare strano, se pensiamo a un Paese percepito come ultraliberista come gli Stati Uniti. Eppure, fino al maggio 2018, in quasi tutti gli Stati della federazione nordamericana giocare e scommettere erano attività proibite, secondo quanto indicato da una legge del 1992, il Paspa (Professional and Amateur Sports Protection Act), che si proponeva appunto di tutelare l’integrità nello sport. Ci sono voluti ventisei anni perché la Corte Suprema dichiarasse questo provvedimento incostituzionale, in quanto non rispettoso del 10′ emendamento della Costituzione degli USA.

Sebbene ormai nell’aria da molto tempo e supportata da molte lobby (tra cui associazioni sportive come la NBA), la decisione della Corte Suprema ha scoperchiato un vaso di Pandora e aperto una vera corsa all’oro, per accapparrarsi licenze e concessioni di gioco nei vari Stati da parte dei bookmaker di tutto il mondo. Oggi, a poco più di un anno di distanza dal promulgamento, le scommesse sono legali in 11 Stati (Delaware, New Jersey, Mississippi, West Virginia, Pennsylvania, Rhode Island, Indiana, New York, Arkansas, Iowa, Washington DC, che si aggiungono al Nevada, dove erano già legali). Altri 15 Stati puntano ad aprire il mercato entro la fine del 2019. A fronte di una raccolta di circa 10 miliardi di dollari, i ricavi hanno superato quota 600 milioni.

Gli Stati-traino

È proprio il Nevada, e in particolare l’irresistibile richiamo di Las Vegas, a fare da traino a tutto il settore, con ricavi per oltre 320 milioni di dollari, più della metà dell’intero mercato. Si comporta bene anche un altro storico centro del gioco a stelle e strisce, come Atlantic City (New Jersey), con 204 milioni di dollari di ricavi. Insieme, i due Stati coprono circa l’85% del settore, ma bisogna considerare che alcuni Stati sono entrati solo da poco nel mercato, e che comunque hanno dimensioni e popolazione ridotte. Un caso particolare è quello del New Mexico, dove le scommesse sono ancora illegali, ma dove alcuni casinò tribali gestiti dalle comunità native operano online, facendo leva sui benefici riconosciuti ai nativi americani.

Ci sono ancora enormi potenzialità da sfruttare, per il comparto: secondo alcune stime, infatti, il mercato nordamericano raggiungerà i 150 miliardi di dollari.

Come funzionano le scommesse negli USA

Essendo gli USA uno stato federale, vedono per ogni Stato una regolamentazione a sé. Nella maggior parte dei casi, comunque, sono i già esistenti casinò fisici a raccogliere le scommesse (sia online che in agenzia). Le scommesse vengono poi gestite da sistemi centrali affidati alle singole lotterie nazionali, in collaborazione direttamente con alcuni bookmaker. È il caso di William Hill, particolarmente attivo in questo ambito in Delaware e Rhode Island.

I colossi internazionali, e in particolare europei, hanno stretto accordi con le compagnie locali operando come partner tecnologici o gestendo direttamente le agenzie nei casinò. È William Hill, come detto, il bookie europeo più attivo dall’altra parte dell’Atlantico: il gruppo possedeva 3 bookmaker in Nevada nel 2012, e oggi conta 140 agenzie in 10 Stati, legandosi inoltre a Eldorado Resorts, megagruppo che gestisce 60 casinò in 16 Stati. Online, invece, William Hill opera in New Jersey, Pennsylvania, Iowa e New Mexico.

Anche il gruppo GVC si è legata a un colosso dei casinò, MGM Resorts, e ha ottenuto licenze in vari stati, operando con i propri brand online in New Jersey (bwin e e PartyPoker) e Delaware. Unibet si sta invece concentrando sul New Jersey, legandosi all’Hard Rock Hotel and Casinò di Atlantic City. Flutter Entertainment (ovvero l’ex Paddy Power Betfair) ha scelto la strada delle acquisizioni assumendo il controllo del colosso USA FanDuel e operando così online in New Jersey, Pennsylvania e West Virginia.

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