Scommesse: nuove proposte di legge al vaglio in Usa e Russia
Con l’abolizione del PASPA, con cui la Corte Suprema ha di fatto legalizzato le scommesse sportive negli Stati Uniti, il neonato mercato americano del gioco legale ha iniziato a muovere i primi passi. Diversi Stati Usa hanno già avviato la raccolta di scommesse sul proprio territorio ed altri si preparano a farlo, regolamentandone l’esercizio.
Scommesse Usa: la proposta del senatore Orrin Hatch
In questi mesi di fermento successivi alla sentenza della Corte Suprema sulla abrogazione della controversa legge denominata PASPA, diversi Stati stanno portando avanti le pratiche per la regolamentazione del settore scommesse sportive. È su questo particolare aspetto che si focalizza la proposta portata in Parlamento dal senatore dello Utah, Orrin Hatch.
Tale proposta invoca una legge federale con cui fissare standard comuni e linee guida per la regolamentazione delle scommesse sportive nei singoli Stati USA. La proposta di legge prevede un prelievo federale sulle giocate pari allo 0.25%, nonché regole unitarie per pubblicità e contrasto al gioco patologico e la supervisione del Procuratore Generale USA sulla fissazione degli standard.
È inoltre contemplato il via libera alle scommesse sui campionati collegiali e universitari, ma resta inamovibile il divieto alle giocate sullo sport amatoriale.
Russia: giro di vite contro associazioni bookmaker online
Se negli Usa si pensa a fissare delle regole comuni a livello federale, in Russia il Governo è pronto ad abolire le associazioni di autoregolamentazione degli operatori del comparto online, con un giro di vite decisamente forte.
Il Governo russo è intenzionato a procedere alla cancellazione di tre organizzazioni del Paese, dal momento che le stesse duplicano funzioni già supervisionate dalla Federal Tax Service (FTS). La proposta di legge sarà presentata prossimamente dal Ministero dello Sviluppo Economico, con il supporto del Ministero dell’Economia e della Banca Centrale.
La proposta non ha ovviamente raccolto il consenso degli operatori interessati alla vicenda (16 in totale), che ritengono l’eventuale soppressione delle tre associazioni esistenti un vero e proprio passo falso del Governo, che rischia di compromettere tutto l’ecosistema del betting della nazione.