Scommesse online: in Brasile infiamma la lotta al gioco illegale

In vista della partenza del mercato legale delle scommesse, prevista a gennaio 2025, il governo brasiliano intensifica la lotta al gioco illegale. Arrivano nuove sanzioni e blocchi in collaborazione con la Banca Centrale del Brasile.

Brasile, gioco online: blocco per i siti illegali

Smartphone, palloni e bandiera del Brasile

Il Brasile alza l’asticella contro il gioco illegale

Il gran giorno si avvicina, per gli appassionati brasiliani di gioco e scommesse online. Il Paese sudamericano si sta preparando al lancio del suo mercato legale, atteso da molto tempo e che partirà ufficialmente il 1 gennaio 2025. In previsione del grande evento, il governo brasiliano ha deciso di intensificare l’azione contro il gioco illegale con una serie di misure.

Si tratta di norme esistenti rese più severe ma anche di nuovi provvedimenti, come l’istituzione di una sorta di task force contro la piaga dei pagamenti illegali. Si tratterà di un team composto da otto dipendenti pubblici, che si dovranno occupare di mettere a punto gli strumenti per impedire l’accettazione e l’elaborazione dei pagamenti ai siti illegali di scommesse online.

L’azione consisterà anche in altre misure del tutto nuove, tra le quali il governo si attende molto dal blocco del Pix, un servizio di pagamento istantaneo che è controllato direttamente dalla Banca Centrale del Brasile. Questo sistema è infatti utilizzatissimo anche dagli operatori illegali di scommesse, e il blocco, che riguarderà ovviamente soltanto i pagamenti verso i siti illegali, dovrebbe assestare loro un duro colpo.

Per Lula il gioco è uno strumento “politico”

Giunto al suo terzo mandato, il presidente Luiz Inácio Lula da Silva è ripartito in maniera decisa, consapevole di essere uno dei leader di riferimento per la sinistra mondiale. La data del 1 gennaio 2025 per il lancio del nuovo mercato legale delle scommesse e dei casinò online forse non è casuale, poiché coinciderà con il secondo anniversario dell’insediamento del suo governo.

E che possa non trattarsi di una pura coincidenza ce lo dicono anche i reali motivi che avevano spinto Lula ad accelerare sull’approvazione definitiva del regime legale di gioco in Brasile. Già al tempo, infatti, si disse che la mossa era finalizzata a finanziare l’ambiziosa riforma fiscale in programma , poi approvata in via definitiva nel luglio dell’anno scorso.

Il corposo contributo che arriverà all’erario brasiliano dal settore gaming faciliterà l’attuazione delle politiche promesse dal premier in campagna elettorale. Le misure e le sanzioni di cui abbiamo parlato rappresentano però soltanto l’ultimo atto di un percorso che ha preparato il terreno al nuovo mercato. Tra questi, ha particolare importanza un protocollo di intesa con IBIA (International Betting Integrity Association ) contro il match fixing.

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