Spagna e UK, politici propongono limitazioni a scommesse sportive
Il mondo delle scommesse in Spagna e Regno Unito riceve nuove proposte di limitazioni: il Defensor del Pueblo, in quota PSOE, propone il divieto totale di pubblicità per il gioco d’azzardo, mentre il vicepresidente del Labour Party chiede la revoca delle licenze di gioco assegnate dopo il 2014 nel Regno Unito.
La proposta spagnola: divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo
Sono tempi difficili in Europa per gli operatori del settore delle scommesse sportive. Il Decreto Dignità, iniziativa politica tra le più rappresentative del primo anno di governo del Movimento 5 Stelle in Italia, ha fatto scuola e in Spagna è il Defensor del Pueblo, Francisco Fernández Marugán, in quota al partito socialista, a riproporre la stessa ricetta in salsa iberica.
Il difensore civico del PSOE, figura di spicco della politica spagnola, ha chiesto al governo in carica, guidato dal socialista Pedro Sanchez, di valutare la possibilità di proibire qualsiasi tipo di messaggio pubblicitario relativo al gioco d’azzardo da tutti i media spagnoli, inclusi radio, televisione e internet, con l’unica eccezione dei giochi statali (SETAE) e di quelli organizzati dalla nota associazione dei ciechi (ONCE).
Fernández Marugán ha contestualmente proposto al governo Sanchez una revisione delle norme sul gioco d’azzardo, sia da un punto di vista dell’assegnazione delle licenze, sia delle leggi e delle sanzioni relative al settore. Il Defensor del Pueblo ritiene che il gioco d’azzardo non debba essere considerato un’industria come le altre, ma una questione di salute pubblica. La Dirección General de Ordenación del Juego (DGOJ) ha recentemente pubblicato dati statistici relativi al 2018, dai quali emerge come la spesa per il marketing degli operatori del gioco d’azzardo spagnoli sia cresciuta del 50% su base annua.
Il vicepresidente del Labour Party e la revoca delle licenze di gioco
Anche nel Regno Unito si respira aria pesante per l’industria del gambling. In una lettera indirizzata all’amministratore delegato della UK Gambling Commission, Neil McArthur, e al Segretario alla Cultura Jeremy Wright, il vicepresidente del Partito laburista britannico Tom Watson, ha infatti invitato la a revocare le licenze di tutti gli operatori di gaming online assegnate a partire dal 2014.
Watson punta ad una rinegoziazione degli accordi delle concessioni pubbliche per il settore del gioco d’azzardo, per rendere gli operatori più responsabili del loro operato. Il vicepresidente del Labour Party punta anche ad una revisione completa del Gambling Act del 2005.