Svolta Emirati: arriva l’ente regolatore per giochi e scommesse

Si parla da molto tempo degli Emirati Arabi Uniti come nuova frontiera del turismo di lusso e super lusso. L’unico ostacolo era rappresentato dal divieto assoluto di gioco d’azzardo, ma la barriera sta per cadere.

Rivoluzione Emirati: verso il sì al gioco d’azzardo

Bandiera Emirati Arabi, smartphone con carte e dadi

Svolta EAU: abolito il divieto di gioco

Una grande barriera culturale sta per cadere nel mondo arabo e precisamente emiratino. Lo storico divieto assoluto di gioco d’azzardo, vigente da molto tempo in tutta l’area per motivazioni religiose, è sul punto di venire abolito. È notizia di qualche giorno fa l’istituzione di un vero e proprio ente regolatore, che è stato denominato General Commercial Gaming Regulatory Authority.

La GCGRA è attesa ora a un compito per nulla semplice, e le cui tempistiche potrebbero non essere brevissime. La nuova istituzione dovrà infatti cercare e definire un quadro normativo per il paese, riguardo a tutte le possibili applicazioni del settore che andrà a prendere forma, dalla lotteria nazionale ad altre sfaccettature possibili di gioco e scommesse, ivi compreso l’aspetto concessorio.

Una volta definite le cornici normative e stabiliti quali tipi di giochi e scommesse saranno consentiti nel paese, sarà tutta a carico della nuova authority la gestione delle nuove licenze di gioco. Qui si gioca la vera partita e infatti a dirigere la GCGRA sono stati chiamati due manager di comprovata esperienza internazionale come Kevin Mullally e Jim Murren, ex di Missouri Gaming Commissione e MGM Resorts.

In arrivo la Las Vegas del Medio Oriente?

Ecco, avete appena letto la parolina magica: Resorts, termine che ci aiuta a comprendere le vere ragioni di questa epocale riforma, ma anche tutto ciò che dobbiamo attenderci da qui in avanti. Non è un segreto che Dubai e Abu Dhabi abbiano messo nel mirino il turismo di élite, e le notizie come quella del superhotel a forma di luna ne sono conferma.

Il moltiplicarsi di hotel e resort di lusso non avrebbe però senso, se ai facoltosi clienti venisse impedito uno degli svaghi più universalmente diffusi, soprattutto a questi livelli di portafoglio: il gioco d’azzardo. Ecco allora che la previsione fatta un paio d’anni fa da qualche visionario può diventare realtà, ovvero l’idea degli Emirati Arabi Uniti come la Las Vegas del Medio Oriente.

Quella dei giocatori high stakes è una nicchia molto ambita. Qualche anno fa, il centro di codesto turismo, con casinò esclusivi e partite di poker dalle poste altissime, era Macao. Da tempo, però, la Cina ha operato una stretta e la location è praticamente bruciata. La vera alternativa a Las Vegas saranno gli EAU?

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