UKGC, ecco la nuova lista a protezione dei giocatori a rischio
Il gioco legale rappresenta una delle industrie più forti ed economicamente in salute al mondo. Un mercato che non ha conosciuto la crisi causata dalla pandemia, che continua a crescere e che contribuisce al PIL di numerosi Paesi europei.
UKGC, nuova “to do list” per gli operatori
Nonostante l’impegno congiunto – a volte proficuo ed altre meno – tra enti regolatori governativi e le aziende che operano nel settore, non mancano ombre e motivi di preoccupazione che possono avere importanti risvolti sociali. È il caso, ad esempio, della dipendenza dal gioco d’azzardo, un problema che finisce inevitabilmente con il coinvolgere una percentuale di giocatori e può causare seri problemi.
Il più ricco e importante mercato del gioco online al mondo, la Gran Bretagna, presta da tempo estrema attenzione alla piaga dell’azzardopatia. Il Governo, tramite la UKGC (United Kingdom Gambling Commission), ha messo a punto negli anni una serie di riforme atte a curare se non addirittura a prevenire questo problema: numeri verdi, centri di cura, campagne informative e test “fai da te” per riconoscere i sintomi.
Un impegno che è andato di pari passo con quello degli operatori, che hanno aderito alle campagne e fornito sistemi di auto-esclusione, e che dal prossimo 12 settembre si rinnoverà con la nuova riforma del gioco che introdurrà nuovi parametri a protezione dei consumatori. Questa comprende una serie di linee guida che nei giorni scorsi l’ente regolatore ha pubblicato per permettere alle aziende di prepararsi in anticipo.
Una riforma del gioco per il bene comune
Mentre in Italia attendiamo una riforma che il sottosegretario all’Economia con delega ai giochi Federico Freni auspicava già tempo fa, ma che ancora non è arrivata, in Gran Bretagna le nuove regole evidenziano l’impegno delle parti in causa nel tutelare un’industria che troppo spesso finisce nell’occhio del ciclone e subisce attacchi demagogici per colpe non sue.
Nella “to do list” pubblicata dall’UKGC, gli operatori sono invitati a controllare numerosi fattori per stabilire se un giocatore corre o meno il rischio di subire i danni dell’azzardopatia: l’interazione con il cliente è fondamentale per identificare eventuali problemi, valutarli e quindi successivamente agire in modo efficace, mentre lo sviluppo di software mirati a controllare i volumi di spesa, il tempo trascorso a giocare e numerosi altri indicatori sul comportamento sono anch’essi molto importanti.
Secondo le parole dell’amministratore delegato della Gambling Commission britannica Andrew Rhodes è di vitale importanza comprendere che un’industria del gioco sana e pulita conviene a tutti, e che per raggiungere questo scopo chiunque sia coinvolto deve fare la propria parte. Non resta che aspettare per capire se la lista, che sarà aggiornata o modificata dopo la “prova sul campo”, sarà servita per centrare l’obiettivo.