VAR e scommesse: per la Federcalcio il matrimonio non s’ha da fare
VAR sì o VAR no. Mentre le polemiche sull’utilizzo della nuova tecnologia sperimentale incalzano in Italia, SNAI ne ha approfittato dieci giorni fa per lanciare la proposta che avrebbe permesso agli utenti di scommettere proprio sul “Video Assistant Referee”. La notizia che il bookmaker italiano avesse deciso di lanciare le scommesse sul VAR è stata riportata da ANSA e Adnkronos.
Le scommesse in questione avrebbero dovuto debuttare nella partita di campionato fra Juventus e Torino. ma è stato bloccato tutto dalla Federcalcio. SNAI ha così “congelato” tutto e il presidente Tavecchio ha motivato la decisione con argomentazioni al momento reputate valide. Essendo la VAR ancora in fase sperimentale, si è deciso di non far ricadere ulteriori pesi e critiche sulla tecnologia in campo, data anche la delicatezza del momento e delle scommesse. La riflessione è stata immediatamente girata ai Monopoli ed i vertici della FIGC e ADM si incontreranno a brevissimo incontreranno per discuterne.
Noi su questo siamo molto critici: tutti sanno perfettamente che il sottoscritto, a suo tempo, ha detto che si possono quotare i risultati finali; tutto il resto sono invenzioni e situazioni particolari. – Carlo Tavecchio, Presidente della FIGC
In occasione del derby tra la Juventus ed il Torino (finito poi 4-0 ndr) erano state annunciate anche le diverse tipologie di selezione con annesse quote. Tre le diverse tipologie di puntate sull’attività legata al VAR:
VAR “SI” o “NO”: si punta sull’utilizzo della tecnologia in campo nel corso della partita “almeno” una volta
RIGORE VAR: si scommette sulla concessione di un calcio di rigore facendo ricorso al VAR
GOL ANNULLATO VAR: opzione che prevede l’annullamento di un gol con l’utilizzo del Video Assistant Referee, così come accaduto in occasione del match fra Atalanta e Juventus
Nonostante le tante critiche, secondo un sondaggio, il VAR riscontra opinioni positive da parte del 79% degli italiani ed i numeri appoggiano questa testi. Fino ad oggi ci sono stati 21 cambi di decisione e senza il VAR sarebbero stati 21 errori, con 30 rigori in 7 giornate. 10 in più rispetto all’ultimo campionato (record nelle ultime 5 stagioni). I tempi di attesa per le decisioni arbitrali non sono stati poi così lunghi: fino ad ora le partite sono durate 1 minuto e 50 secondi in più di media, numeri decisamente accettabili.
Il VAR è una scelta coraggiosa che portiamo avanti con convinzione. – Carlo Tavecchio, Presidente della FIGC
Con il passare del tempo si imparerà ad ottimizzare la tecnologia, essendo i video un supporto “al servizio dell’uomo, non al posto dell’uomo”: gli arbitri troveranno così un valido alleato ed i giocatori avranno sempre meno da recriminare. Al momento, in Europa l’assistenza tecnologica è stata adottata solo in Italia e Germania, ma ci stanno gettando ottime basi per un’applicazione futura in tutti i principali campionati nazionali.